Paolini, Celestini, Carroni: in Ogliastra è tempo del Festival dei Tacchi

Dal 3 al 10 agosto Jerzu, Ulassai e Osini ospiteranno la 18ma edizione di Ogliastra Teatro – Festival dei Tacchi, atteso appuntamento estivo curato dal Cada Die Teatro, in collaborazione con la Cantina Antichi Poderi, la Stazione dell’Arte e il contributo dell’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna, dei comuni di Jerzu, Osini, Ulassai e della Fondazione di Sardegna.

Un ricco cartellone che spazia dal teatro alla danza, dal circo alla musica, passando per la formazione, i libri e la letteratura con la sezione Libri in scena.

Il Festival è inoltre arricchito da numerose attività collaterali rivolte al pubblico, tese alla promozione e alla scoperta del territorio: visite guidate, cicloturismo, laboratori, lezioni di yoga all’aria aperta, percorsi enogastronomici e degustazioni, in collaborazione con gli operatori culturali e turistici locali.

La manifestazione si aprirà giovedì 3 agosto con tre appuntamenti di spettacolo, l’inizio è per le 19.00 nelle strade di Jerzu con Ir logus de is contus: esito scenico di un laboratorio teatrale con un gruppo di residenti Ogliastrini, diretto da Mauro Mou e Francesca Pani, in collaborazione con l’associazione Cultarch; a seguire, alle 20.30, nella sala di Piazza Barigau a Ulassai la giovane performer Silvia Girardi presenterà Alberi. Il lavoro è frutto di una residenza artistica tenutasi in Ogliastra nel 2016, promossa dal Teatro Actores Alidos con il sostegno della Regione Sardegna, in collaborazione con Laboratori Permanenti/Residenza Sansepolcro della Toscana.

Alberi è un progetto performativo ispirato al regno vegetale, alla capacità di movimento delle piante e alla fotosintesi, l’unico processo biologicamente rilevante in grado di raccogliere l’energia solare, da cui dipende la vita sulla Terra. E’ un racconto di luce e corpo che esplora la materia organica attraverso un movimento sensoriale, a partire dalla ricerca fisica di tre forme: camminata, giro, rampicata.

La prima serata si chiuderà alle 21.30 nel lavatoio di Maria Lai e Costantino Nivola a Ulassai con la compagnia nuorese Bocheteatro che porterà in scena Su muru Prinzu – il muro incinto, liberamente tratto da “Memorie di Orani” dello stesso Nivola. Lo spettacolo scritto da Paolo Puppa, con la regia e l’interpretazione di Giovanni Carroni, le musiche di Battista Giordano e le luci di Gianluca Usala è un viaggio della memoria in cui il protagonista interpreta l’artista di Orani, che ritorna per un’ora a raccontare la sua storia, sospesa tra gli umori dell’anticamera dell’Ade. La sua vita e quella del paese di Orani acquistano un valore mitologico, e con loro tutta la Sardegna dei primi del secolo, povera e sofferta, in parte sconosciuta ai sardi stessi.

Il 4 agosto, nella Cantina Antichi Poderi di Jerzu, con inizio alle 19.00, sarà la volta della compagnia di Campsirago, diretta da Michele Losi, Pleiadi Art Production che porterà in scena Passioni;  lo spettacolo, scritto e interpretato dalla giovane Mariasofia Alleva, è un viaggio attraverso diverse epoche storiche, contesti sociali e situazioni individuali per un intricato mosaico di emozioni al femminile. Quattro diversi personaggi compongono un affresco di Donna, colta da diversi punti di vista. Parliamo di passione, di solitudini al femminile e di come la donna nel tempo abbia modificato la propria posizione nella società̀, lottando contro il pregiudizio, le imposizioni della religione, delle culture di appartenenza o di arrivo.

La serata si chiuderà alle 21.30 con la presentazione di Macbettu, nuova produzione firmata Sardegna Teatro e Teatro Persona con la regia di Alessandro Serra.

Il Macbeth di Shakespeare recitato in sardo e, come nella più pura tradizione elisabettiana, interpretato da soli uomini.

In scena, la lingua sarda non limita la fruizione ma la esalta trasformando in canto ciò che in italiano rischierebbe di scadere in letteratura. 

Il 5 agosto, con inizio alle 12.00, nella cantinetta Mereu a Jerzu, verrà presentato, in forma di studio, Cielo Nero, nuova produzione del Cada Die Teatro scritta dal drammaturgo toscano Francesco Niccolini e da Pierpaolo Piludu, che vede in scena lo stesso Piludu per la regia di Mauro Mou.  Lo spettacolo che debutterà il prossimo 3 novembre a Cagliari, sarà replicato anche nelle giornate di domenica 6, martedì 8 e mercoledì 9 agosto alle 12.00.

Cielo nero, quasi un film in presa diretta, un folle volo lungo venticinque anni, dove si torna da una guerra e si parte per un’altra, ci si innamora e si fa a botte, si gioca, si ride e si fa l’amore: insomma si diventa adulti, si soffre di gelosia e solitudine, si seppelliscono i propri cari e una città bellissima e amata diventa un cumulo di macerie. Tutto in un presente continuo dove retorica ed eroismo non hanno spazio, perché la vita è più dura di quello che cantano i poeti, la guerra fa schifo, e non c’è gloria per chi sopravvive né – soprattutto – per chi alla “patria” ha sacrificato la vita. (Francesco Niccolini)

La serata proseguirà, alle 17.30, nella biblioteca di Jerzu con il primo incontro della sezione Libri in scena che avrà come protagonista il poeta jerzese Antonio Mou, autore di Su sulidu ‘e su entu, accompagnato dall’attore Mauro Mou e dal regista Simone Contu.

Alle 19.00, alla Stazione dell’Arte di Ulassai, sarà la volta di Ahab, seconda proposta della compagnia lombarda Pleiadi Art Production.

Ahab esplora l’oceano marino e i suoi innumerevoli volti. L’oceano che inghiotte corpi umani o li risputa, concedendo loro la grazia e salvandoli dal naufragio. L’oceano che sa essere inferno di memorie sepolte in acqua, o purgatorio di passaggio

per migranti che aspettano di scorgere nuove terre, o ancora paradiso di speculazioni, per soprusi e devastazioni ambientali.


Alle 21.30 sarà la volta di Ascanio Celestini, uno degli ospiti più attesi del Festival 2017, che ritorna nell’isola con un nuovo lavoro dal titolo Che fine hanno fatto gli indiani Pueblo? – Studio.

Il lavoro racconta personaggi che vivono ai margini della narrazione alla quale siamo abituati. Personaggi che non hanno alcun potere e spesso stentano a sopravvivere, ma si aspettano continuamente che il mondo gli mostrerà qualcosa di prodigioso. Ci credono talmente tanto che alla fine il prodigio accade. Ignorano il potere di Dio o degli eserciti. La loro forza e la loro debolezza sono la stessa cosa, per questo, pur essendo ai margini della società vorrei che riuscissero a rappresentarla per intero. Questo spero di provocare: che lo spettatore professionista borghese, il giovane laureato o lo studente che ancora vive coi genitori si identifichi in un barbone o in una prostituta rumena, non perché vive la stessa condizione sociale, ma la stessa condizione umana. (Ascanio Celestini)

Il 6 agosto, il Festival si trasferisce a Osini proponendo tre appuntamenti di spettacolo: alle 18.00 Giancarlo Biffi, il padre del gufo più famoso del mondo, dedicherà ai bambini il suo Rosmarino a caccia grossa, un’intrepida storia di amicizia tratta dall’omonimo racconto di Biffi, edito dalle edizioni Segnavia con le illustrazioni di Valeria Valenza.

Alle 19.00, un altro grande ospite di questa edizione, Marco Paolini paladino del teatro civile ritorna in Sardegna con il reading U. Piccola Odissea Tascabile.

“U” è un’odissea tascabile ridotta ad un oratorio diviso in movimenti, rapsodie ballate e frottole. La narrazione di Paolini viaggia su invenzioni di linguaggio immediato, pop, politicamente scorretto ma che mantiene fedelmente tutte le corrispondenze con le tappe, gli incontri e le peripezie del viaggio omerico.

La serata del 6 agosto si chiuderà alle 21.30, con l’ecclettica clown svizzera Gardi Hutter che, a 30 anni di distanza dalla sua ultima performance in terra sarda, ritorna con il fortunato spettacolo Giovanna d’ArPpo.

Nelle sue divertenti esibizioni tragicomiche quasi prive di parole, la Hutter crea dei piccoli universi assurdi, i suoi personaggi si muovono con coraggio ma invano, alla ricerca della felicità.

Il 7 agosto il Festival ritorna alla Stazione dell’Arte di Ulassai. Si inizia alle 19.00 con la rappresentazione Viaggio ad Auschwitz A/R della compagnia di Cuneo il Melarancio, diretta di Gimi Basilotta

Il lavoro, vincitore del Premio Eolo 2014 come miglior progetto creativo, ripercorre la storia del lungo viaggio di deportazione di ventisei ebrei catturati in provincia di Cuneo. Nel 2011 Gimi Basilotta ha realizzato il progetto passo dopo passo e in compagnia di un folto gruppo di compagni ha ripercorso a piedi il medesimo doloroso viaggio di deportazione.

Viaggio ad Auschwitz a/r è una via crucis liberatoria e commovente che cattura l’attenzione degli spettatori.

 

 

Alle 21.30 la scrittrice Michela Murgia, per la prima volta in veste di attrice, sarà protagonista della lettura scenica di Quasi Grazia, una nuova produzione di Sardegna Teatro, con la regia di Veronica Cruciani, dedicata al Premio Nobel Grazia Deledda. Un perfetto romanzo in forma di teatro intorno alla figura di Grazia Deledda, unica donna italiana a vincere il Premio nobel per la letteratura. Al centro del lavoro vengono posti tre momenti della sua vita, lontani decenni l’uno dall’altro: il giorno in cui lascia la Sardegna, il giorno in cui vince il prestigioso premio e il giorno in cui il suo medico le comunica la sua malattia.

L’8 agosto, il palcoscenico della Cantina Antichi Poderi di Jerzu ospiterà alle 18.00 il Teatro Invito di Como con Macbeth banquet: un banchetto “casalingo” per un assassinio perpetrato tutto in famiglia, in cui le ambizioni del protagonista svaniranno in una nuvola di vapore. Le ferine battaglie, le uccisioni notturne, la foresta di Birnam… vedremo tutto, in scena: le streghe, Macduff, il re Duncan, Lady Macbeth e il futuro re di Scozia saranno tutti davanti a noi, ai fornelli di un intreccio sanguinoso. Una ricetta fallimentare per il destino di una coppia divorata dal desiderio di dominio.

Alle 21.30, l’attore veneto Marco Paolini chiuderà la serata con Maratona Numero primo, seconda tappa della ricerca sul futuro presentata in anteprima nella scorsa edizione del Festival. Sarà una vera e propria Maratona teatrale appositamente pensata per il Festival dei Tacchi 2017 con la presentazione dell’evoluzione studio per un nuovo album Numero Primo e delle relative Istruzioni per l’uso.

Il 9 agosto, alle 16.30 nella Sala di Piazza Barigau a Ulassai sarà la volta dei giovani Cuori di Panna Smontata, allievi adolescenti della scuola di arti sceniche La Vetreria diretti da Mauro Mou che presenteranno l’esito scenico del laboratorio teatrale tenuto da Silvia Girardi durante il Festival.

Alle 19.00, si proseguirà nella Cantina Antichi Poderi di Jerzu con la compagnia umbra Fontemaggiore teatro diretta da

Stefano Cipiciani, con Enrico e Quinto, un piccolo spettacolo, per raccontare il dovere di essere felici.

Un uomo in scena racconta il teatro attraverso la sua vita, e la sua vita attraverso il teatro. L’Enrico V di Shakespeare, la passione per il tiro con l’arco, gli inizi in teatro come macchinista, le passeggiate lungo la spiaggia per raccogliere pezzi di legno da intagliare, l’“obbligo” alla povertà, al sacrificio e al ricorso alla fantasia per chiunque voglia fare della propria passione un lavoro.

La serata si chiuderà alle 21.30 con i racconti, la musica, le ballate, gli esperimenti letterari e i deliri narrativi di Flavio Soriga, degli scrittori da cantina accompagnati dalle musiche del trio Malasorti.

 

LIBRI IN SCENA

Animeranno la sezione Libri in scena gli scrittori Marcello Fois con Quasi GraziaEd. Einaudi, Gesuino Nemus con Ora Pro Loco – Ed. Elliot, Ilario Carta con Lo scorpione nello stomaco – Ed. Arcadia, Antonio Mou con Su sulidu ‘e su entu – L’alito del vento – Ed. Solinas.

Gli autori saranno accompagnati sulla scena da Paola Pilia, Tonino Serra, Giancarlo Biffi e Silvestro Ziccardi, Mauro Mou e Simone Contu.

 

FORMAZIONE

Dal 3 al 8 agosto Laboratorio teatrale dal titolo Raccontare Shakespeare:  G & R, o la tragedia di Giulietta  e Romeo, diretto da Alessandro Lay. Il percorso prendendo spunto da Giulietta e Romeo, si propone di usare l’arte del racconto per fare rivivere la triste vicenda dei due adolescenti protagonisti della storia d’amore più famosa del mondo.

Aperto a tutti

Dal 3 al 8 agosto laboratorio diretto da Silvia Girardi dal titolo Creare e comporre rivolto a un gruppo di giovani attori i Cuori di Panna Smontata sulla drammaturgia del movimento. Il laboratorio si concluderà con un esito scenico aperto al pubblico il 9 agosto

A numero chiuso

 

Dal 22 maggio al 3 agosto laboratorio per residenti dal titolo Ir logus de is contus, diretto da Mauro Mou e Francesca Pani

in collaborazione con l’associazione Cultarch della Facoltà di Architettura dell’Università di Cagliari e il Comune di Jerzu

Il laboratorio ha come finalità l’elaborazione di “mappe teatrali sensibili”.  Attraverso la mappatura sensoriale del territorio, si cercherà di mettere insieme gli aspetti antropologici e morfologici dei luoghi: usi, memoria, storia, e tradizioni del paese.

Il percorso prende spunto dai racconti dello scrittore jerzese Tonino Serra dedicati alla storia del suo paese. L’autore attraverso il filtro della memoria, corroborata dalla passione e dalla conoscenza, restituisce al lettore un affresco multicolore, realistico e storicamente inquadrato, che si traduce in una vera e propria epopea della comunità, dei suoi rioni, dei suoi abitanti, a volte noti a volte sconosciuti, in un’atmosfera sospesa tra passato e futuro, gioie e dolori, sogno e realtà. L’associazione Cultarch, composta da studenti ed ex studenti della Facoltà di Architettura di Cagliari, ha partecipato alle diverse fasi del laboratorio teatrale contribuendo all’elaborazione dell’esito scenico, allo studio dei luoghi e all’elaborazione delle “mappe teatrali sensibili”, attraverso la costruzione di elementi scenici e installazioni.

(Nella foto Marco Paolini)

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