È morto Dario Fo. Quella notte in carcere a Sassari tra gli applausi

Si racconta che quando Dario Fo fece il suo ingresso nel carcere sassarese di San Sebastiano, quella notte di 43 anni fa, venne accolto tra gli applausi. I detenuti dedicarono così il loro personale tributo all’attore e regista che nelle stesse ore sarebbe dovuto essere in scena su un altro palcoscenico, il cinema-teatro ‘Rex’ di Sassari: gli agenti della polizia, su ordine del questore di Sassari Renato Voria, avevano fatto irruzione a teatro e lo avevano arrestato. Giusto una notte in cella, l’accusa era di resistenza a pubblico ufficiale. Tre anni dopo un giudice lo assolse: “Il fatto non sussiste”. Era il 1973, Fo e la sua compagna di sempre, Franca Rame, portavano allora in scena con la compagnia La Comune ‘Guerra di popolo in Cile‘, spettacolo di musica e parole pensato subito dopo il colpo di Stato per sostenere il popolo cileno: uno dei tanti lavori di impegno civile e politico prodotti dalla compagnia.

Fo e Rame avevano sposato l’ideologia sessantottina, sostenuto le manifestazioni femministe, le lotte operaie e popolari, la battaglia per la controinformazione politica e l’anticlericalismo. Franca Rame fu anche sequestrata da un gruppo di estrema destra e subì torture e violenze come ritorsione per l’attività nei movimenti di sinistra.

Il ricordo dei detenuti che accolgono Dario Fo tra gli applausi riemerge con prepotenza dalle cronache sarde oggi che arriva la notizia della sua  morte: aveva 90 anni, si è spento a Milano dopo un ricovero per problemi polmonari. Già dal 2013 viveva senza la sua amata compagna, colpita da un ictus fatale a 84 anni.

Premio Nobel per la letteratura nel 1997 e autore instancabile di teatro, arte e musica, Fo è stato spesso nell’Isola per portare in scena i suoi spettacoli. Un impegno non solo teatrale, il suo: quattro anni fa aveva espresso solidarietà ai lavoratori dell’azienda sulcitana Rockwool, in piazza per difendere i posti di lavoro. “Un fatto terribile – aveva scritto Dario Fo nel suo blog commentando la storia dell’azienda e le manifestazioni dei dipendenti  – solidarietà totale ai lavoratori della Rockwool. Farò in modo che si parli di questa tragedia”.

Francesca Mulas

 

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