Monumenti aperti, tra Sassari e Alghero sono 45 i siti visitabili

Immergersi tra le case gotiche del periodo catalano, scendere nelle cripte dei monaci Cappuccini o perdersi tra i ghirigorì decò delle ville della borghesia. Questo è altro ancora è “Monumenti aperti“, la manifestazione organizzata dal comune di Sassari e coordinata dall’associazione Imago Mundi che dal 7 all’8 maggio permetterà di mostrare gli angoli più curiosi e nascosti del proprio patrimonio culturale.

Sono spesso luoghi in realtà conosciuti che per abitudine vengono visti di sfuggita, nonostante ci si passa di frequente, oppure sono inaccessibili per buona parte dell’anno perché privati o più semplicemente chiusi. Saranno 45 i siti aperti, suddivisi in quattro percorsi dentro e fuori la città tra musei, chiese, aree archeologiche, compreso l’altare pre nuragico di Monte d’Accoddi e le miniere dell’Argentiera. A questi si aggiunge quest’anno la possibilità di poter andare ad Alghero utilizzando il trenino verde con carrozze originali dei primi dei primi del Novecento.

La concomitanza dell’evento nei due centri ha fatto sì che si venisse a creare un’iniziativa che collegasse i due comuni in un percorso unico tra cultura, tradizione e territorio che vede anche la partecipazione della Fondazione Meta e l’Arst. Così si potrà passare da palazzo Farris, a casa Montanyanas sino alla casa Catalana di corso Vittorio Emanuele per poi percorrere in ferrovia i chilometri che separano Sassari alla riviera del Corallo, dove si continuerà il percorso tra l’architettura aragonese dei palazzi di piazza Sulis e delle vie che portano verso il mare, per poi proseguire nella Nurra tra le domus de janas di Anghelu Ruju, il villaggio nuragico di Sant’Imbenia e il nuraghe Palmavera.

“Un itinerario che porterà i sassaresi ad Alghero e gli algheresi a Sassari, in una sorta di gemellaggio – ha detto l’assessore alla Cultura di Sassari Raffaella Sau – che vede le due città accomunate da una storia comune”, parole riprese anche da Gabriella Esposito, assessore alla Cultura di Alghero che rimarca come sia “Una occasione che abbiamo voluto fortemente –una opportunità per il nostro territorio dove la fruizione della cultura diventa un grande circuito. I centri storici delle nostre due città sono musei a cielo aperto che trovano un unione attraverso questo movimento itinerante che è il trenino verde”.

Non c’è solo storia ma anche natura con i sentieri rurali che collegano la vallata di Logulentu con l’area di San Francesco, Monti Bianchinu, Filigheddu, Eba Giara, sino ad arrivare nel territorio di Osilo. Sono previsti due percorsi ad anello di sei e dieci chilometri, con in comune il passaggio a Badde Tolta. A queste si aggiungono poi una serie di iniziative collaterali: dal concerto di Daniele Sivestri, previsto il 7 maggio al Teatro comunale che apre il festival Abbabula curato dalle “Ragazze Terribili”, alla degustazione di cibi dell’antica Roma ripresi da Apicio, il “masterchef” latino, di cui si potranno assaggiare i piatti ricostruiti al Museo archeologico Sanna, dalla visita al castrum dei legionari a La Crucca grazie ad “Ad signa milites”, alla mostra “Frammenti. Metodi e tecniche del restauro archeologico”, a cura del Polo museale della Sardegna nel centro di restauro di Li Punti. Ad accompagnare i visitatori saranno come sempre gli studenti degli istituti superiori della città, ai quali quest’anno si aggiungono i ragazzi stranieri arrivati a Sassari grazie al progetto Erasmus.

I contenuti informativi della manifestazione corredati da informazioni sempre aggiornate, foto e materiali video sono ospitati nel sito ufficiale della manifestazione www.monumentiaperti.com. Il racconto in diretta della XX edizione di Monumenti aperti si svolgerà sui tre canali ufficiali di Facebook (Monumenti Aperti), Twitter e Instagram (@monumentiaperti). Il tag ufficiale di questa edizione è #maperti16. Per quanto riguarda gli orari del trenino verde, il programma completo del viaggio può essere consultato su siti web del Comune di Sassari (www.comune.sassari.it) e del Trenino verde (www.treninoverde.com) oppure su Facebook (www.facebook.com/Il-Trenino-Verde-della-Sardegna). Orario delle visite nei siti: sabato 7 maggio dalle 17 alle 21; domenica 8 maggio dalle 10 alle 21.

Francesco Bellu

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