Monumenti aperti, la prima volta delle cascate. Ecco la mappa di questo 2017

La novità di quest’anno è il leitmotiv: il paesaggio. Per la prima volta legherà tutti i 47 Comuni sardi coinvolti – nel 2016 erano 48 – alla manifestazione Monumenti Aperti, dal 29 aprile al 28 maggio. “Anche perché il 2017 è stato dichiarato anno internazionale del turismo sostenibile, la manifestazione l’ha scelto come tema portante,
considerandolo parte del Patrimonio Culturale – ha spiegato Fabrizio Frongia, presidente della onlus Imago Mundi che coordina anche questa 21/a edizione – e lo fa estendendo il motivo conduttore a tutto il territorio regionale, focalizzando l’attenzione sui paesaggi in trasformazione che raccontano la storia delle comunità umane che si sono succedute lasciando traccia della loro presenza”.

Dieci amministrazioni partecipano per la prima volta: Bauladu, Bonorva, Castiadas, Orani, Osilo, Santadi, Semestene (300 abitanti, è il Comune più piccolo), Thiesi, Uta e Villamar. I luoghi della cultura aperti saranno 750 (694 nel 2016) raccontati lungo cinque fine settimana da 17 mila volontari (11 mila sono studenti di scuole di ogni ordine e grado). Tra i siti aperti, gli organizzatori che oggi hanno presentato il programma a Cagliari, segnalano il Castello di Serravalle a Bosa, San Nicola di Trulla a Semestene, il villaggio e i complessi minerari di Arbus, le torri pisane e il parco di Villa Devoto a Cagliari, le chiese di Osilo, la cascata di Su Stampu ‘e su Turrunu (foto da Pinterest) a Sadali, la chiesa di Sant’Antioco di Bisarcio a Ozieri, le torri e i bastioni di Alghero, il Duomo di Santa Maria a Oristano e la cascata di Sa Spendula a Villacidro.

Altra novità: in autunno la manifestazione farà tappa a Ferrara, in Emilia Romagna, che il 14 e il 15 ottobre affiancherà il patrimonio della città degli Estensi al marchio di Monumenti Aperti. “Questa manifestazione restituisce il senso di una Sardegna che si muove – ha dichiarato l’assessora al Turismo Barbara Argiolas – ma lo sforzo della programmazione regionale dovrà essere più spinto, dobbiamo lavorare per far sì che Monumenti Aperti possa costituire la ragione per una vacanza ad hoc”. L’assessore alla Cultura, Giuseppe Dessena, ha posto l’accento
sulla partecipazione dei ragazzi, degli 11mila studenti volontari. “Questa – ha detto – è una occasione per aggredire la dispersione scolastica. Negli ultimi anni l’assessorato ha investito risorse importanti per migliorare i servizi di Monumenti Aperti”. Una kermesse da 300 mila euro: 180 mila investiti dagli enti locali, 50 mila direttamente dalla Regione, il resto ottenuti dalla Fondazione Sardegna e dal 5 per mille.

[Ansa, di Roberto Murgia]

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