Macomer, dall’11 maggio torna la Mostra del libro in Sardegna

Quattro giorni di libri in mostra a Macomer. Parole scritte, ma anche da sentire con il filosofo Diego Fusaro, lo scrittore Stefano Bartezzaghi, l’antropologo Adriano Favole e il giornalista, minacciato dalla camorra e sotto scorta, Sandro Ruotolo. È la XVI Mostra del libro in Sardegna: il via l’11 maggio, conclusione il 14. Una edizione senza l’Aes, Associazione editori sardi, che ieri ha annunciato il suo polemico forfait. Si comincia giovedì con l’apertura del libro sardo antico e delle carte geografiche. Volumi isolani in esposizione. Ma sarà anche una festa di musica, teatro, cinema e laboratori per i più piccoli. Tema della rassegna: “Diversi ma uguali”. “Siamo in un contesto epocale – ha detto in conferenza stampa il sindaco di Macomer, Antonio Onorato Succu (il Comune organizza assieme alla Regione) – la Sardegna sta giocando un ruolo importante e non abdica al suo ruolo di terra solidale: l’isola accetta chi ha bisogno”. Regione in prima fila: “Un momento molto atteso – ha spiegato l’assessore regionale della Cultura, Giuseppe Dessena – questo è solo un primo momento: tra una settimana ci sarà il Salone di Torino. Prima e dopo, beneficiari anche gli editori sardi, c’è il bando sui fondi europei per l’internazionalizzazione con 900mila euro”. Giovedì la conferenza di Fusaro con un argomento caro alla Sardegna: “Ripartire da Gramsci”. Venerdì in programma un confronto sulla tutela della privacy nell’era del web e dei social con un confronto a due fra l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, e Antonello Soro, presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali. La seconda giornata si chiude alle 20 con Stefano Bartezzaghi. Il terzo giorno sarà dedicato a Identità e fenomeni migratori. Ospite l’antropologo Favole. Domenica giornata di chiusura. Nel pomeriggio spazio al cinema e incontro alle 18 con Ruotolo.

Riguardo la mancata partecipazione dell’Aes, ieri l’associazione aveva annunciato il forfait accusando il Comune di aver stabilito una data “in modo unilaterale” a ridosso del Salone di Torino, e bocciando la rassegna: “carattere localistico – questa la sentenza – e carente dal punto programmatico e organizzativo”. In mattinata la replica del sindaco di Macomer, Antonio Onorato Succu: “Abbiano i documenti – ha detto in conferenza stampa – che dimostrano il coinvolgimento da gennaio. I libri sardi saranno presenti con o senza l’autorizzazione loro: i libri sono della gente”. Dessena ha provato a mediare sino all’ultimo. Ma non c’è stato niente da fare: “Mi spiace che si inizi con queste polemiche – ha detto – ma ci metteremo da settembre al lavoro per fare quanto possibile per coinvolgere tutti gli attori, compresi naturalmente gli editori”.

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