Lo sguardo di Wagner sull’Isola, nuovo volume pubblicato da Ilisso

Sarà presentato mercoledì 19 settembre, alle ore 18, all’Auditorium Giovanni Lilliu del Museo del Costume di Nuoro, il volume “Max Leopold Wagner, Fotografie della Sardegna di un linguista antropologo”. Si tratta di un volume che vede nuovamente la collaborazione tra l’Isre e la casa editrice Ilisso, cui si deve anche la bella mostra nuorese che ha attirato turisti durante tutto il periodo estivo. Ad aprire i lavori gli interventi del Presidente Isre Giuseppe Matteo Pirisi, del sindaco di Nuoro Andrea Soddu e dell’Assessore regionale alla Cultura Giuseppe Marco Dessena. A seguire gli interventi di Giulio Paulis, docente di glottologia e linguistica e preside della Facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Cagliari, di Antonello Cuccu, architetto, studioso di arti applicate e storico deus ex machina della casa editrice Ilisso e di Felice Tiragallo, professore di Antropologia ed Etnografia visiva all’Università di Cagliari nonché curatore del volume. A coordinare i lavori Eugenia Tognotti, insegnante di Storia della medicina e di Bioetica all’Università di Sassari.

“Il volume nasce dalla stretta e fruttuosa collaborazione tra Isre e Ilisso” spiega il professor Tiragallo “che ha visto nascere in primo luogo una mostra fotografica rappresentativa dell’intero corpus fotografico di Max Leopold Wagner, e successivamente questo documento che ne coordina tutte le esperienze, e le mette a fuoco in un orizzonte temporale che dura un ventennio, a partire dal 1905. Ciò che vien fuori è l’immagine di una Sardegna che cambia volto e anima; lo sguardo di un etnografo linguista, entusiasta di conoscere un mondo in cui riscontra quelle tracce di genuinità umana che ben si conciliano con il suo spirito ribelle. Wagner parte probabilmente con l’idea di realizzare un resoconto di viaggio, compiuto con mezzi stupefacenti, attraversando settanta paesi in bicicletta, e arriva a regalarci qualcosa che va oltre la semplice rappresentazione oggettiva: una narrazione visiva che è il felice matrimonio tra la realtà del tempo e la sua immaginazione”. “Siamo lieti che questo volume veda la luce sotto l’egida dell’Isre” spiega il presidente dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico Giuseppe Matteo Pirisi. “Wagner non fu un mero compilatore di una lista di parole che descrivessero il popolo sardo, ma un fine conoscitore dall’interno della cultura che andava esaminando. In questo modo poté rappresentare l’Isola –  in una modalità che per la sua mappa temporale potremmo definire slowmotion – con una acutezza nuova, ribaltando tanti luoghi comuni: le sue immagini riflettono il nostro volto più autentico.

 

 

 

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