Leggendo metropolitano, a Cagliari arriva l’affabulatore Moni Ovadia

È densa di appuntamenti fin dalle prime ore della mattina l’ultima giornata di Leggendo Metropolitano, il Festival Internazionale di Culture e Tecniche Avanzate che domani – domenica 10 giugno – vivrà a Cagliari il suo epilogo tra l’Orto Botanico, i Giardini Pubblici e il Teatro Civico di Castello. Si parte con l’imperdibile concerto all’alba del pianista Francesco Libetta all’Anfiteatro di Marina Piccola (in collaborazione con l’associazione Amici della Musica di Cagliari) e si proseguirà con grandi i nomi al centro di incontri e dibattiti (tutti a ingresso gratuito) come lo scrittore e drammaturgo inglese Jeffrey Archer, l’economista Giorgio Coricelli, lo psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi, il docente Enrico Galiano e l’affabulatore Moni Ovadia (nella foto), grande protagonista dell’ultimo appuntamento della giornata al Teatro Civico di Castello. Ma la giornata sarà soprattutto nel segno della Biblioteca Vivente. All’Orto Botanico di viale Fra Ignazio sarà possibile partecipare al progetto Oltre le Sbarre con dieci detenuti della Casa circondariale di Uta che utilizzeranno i loro permessi premio per trasformarsi in libri viventi e confrontarsi con chiunque vorrà sul tema della detenzione. Appuntamento dalle 9.30 alle 13.30.

Il programma dettagliato dell’ultima giornata. L’alba farà da contorno all’apertura dell’ultima giornata del festival. Il pubblico di Leggendo Metropolitano sarà infatti il protagonista assoluto di un evento unico per la città di Cagliari: alle 6.30 nell’Anfiteatro di Marina Piccola il pianista e compositore Francesco Libetta si esibirà in piano solo per raccontare in musica Domenico Scarlatti, tra i più grandi musicisti di ogni tempo, nel concerto “Senza famiglia. La grande testimonianza di Scarlatti”. L’evento, con ingrasso gratuito, è organizzato in collaborazione con gli Amici della Musica di Cagliari.

La mattinata proseguirà con la grande novità di quest’anno per il festival Leggendo Metropolitano: il progetto Biblioteca Vivente Oltre le Sbarre. Dieci detenuti della Casa circondariale di Uta utilizzeranno i loro permessi premio per trasformarsi in libri viventi e saranno a disposizione per raccontare di sé ai lettori del Festival nello splendido scenario dell’Orto Botanico di Cagliari, contribuendo così ad abbattere il sistema di pregiudizi legati al tema della detenzione. Appuntamento dalle 9.30 alle 13.30 presso l’Orto Botanico di viale Fra Ignazio. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Casa Circondariale Ettore Scalas, l’Università degli Studi di Cagliari e l’Hortus Botanicus Karalitanus. In questa occasione è previsto per i visitatori un biglietto ridotto di 2 euro: Leggendo Metropolitano vuole così sostenere uno spazio che per il suo sostentamento conta solo sui proventi della biglietteria.

Il festival tornerà nei suoi luoghi consueti alle 17, dove nella Galleria dei Giardini Pubblici si parlerà di disabilità nel dibattito intitolato “Dopo di noi”, al quale parteciperanno lo scrittore Fulvio Ervas, la psicologa e psicoterapeuta Cecilia Marchisio, e il musicista Alessandro Muroni. A condurre l’evento, in cui si dibatterà sul tema della tutela dei diritti dei disabili gravi rimasti privi del sostegno familiare, ci sarà il giornalista Fabio Manca.

Scuola e famiglia sono i sistemi in cui si sviluppa e consolida la crescita e socializzazione dei figli: alle 18 nella cornice del Teatro Civico di Castello se ne parlerà con Enrico Galiano, ideatore della webserie “Cose da prof” (oltre venti milioni di visualizzazioni su Facebook) e autore del romanzo “Tutta la vita che vuoi”, affiancato dal professore di Sociologia dei processi culturali presso l’Università di Torino Franco Garelli e dallo scrittore Vincenzo Soddu nell’incontro “La scuola: conviventi che non (si) parlano”, moderato dal direttore della Fondazione Agnelli Andrea Gavosto. Saltato a causa degli scioperi degli aerei l’incontro con lo scrittore tedesco Martin M. Driessen, si anticipa di mezz’ora uno degli appuntamenti clou del Festival.

La famiglia è uno degli argomenti più trattati nella letteratura e alle 19 nel viale Giardini Pubblici arriverà a discuterne uno degli scrittori più letti al mondo, lo scrittore e drammaturgo inglese Jeffrey Archer. Tradotto in 33 lingue, pubblicato in 97 paesi e apprezzato da milioni di lettori, e appena uscito in Italia con “Solo il tempo lo dirà”, il primo dei sette libri della saga dei Clifton (HarperCollins). Il Barone Archer di Weston-super-Mare, laureato a Oxford, già candidato sindaco di Londra e membro del Parlamento europeo e per venticinque anni deputato della Camera dei Lord sarà intervistato dal giornalista Giorgio Zanchini nell’incontro intitolato “La famiglia nella letteratura”.

Le costellazioni familiari saranno ancora al centro del Festival a partire dalle 20 al Teatro Civico di Castello con lo psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi, ordinario di Psicologia dinamica alla Facoltà di Medicina e Psicologia della Sapienza di Roma, che disquisirà su “L’errore di Tolstoj: le famiglie felici non si somigliano”. Alle 20.30alla Galleria dei Giardini Pubblici riflettori puntati invece su un altro grande nome del festival: il professore associato di Economia e Psicologia presso la University of Southern California di Los Angeles Giorgio Coricelli che, affiancato da Vittorio Pelligra, parlerà del tema “Occhi nella mente, cervelli che si parlano”. Coricelli è anche responsabile del progetto Transfer Learning within and between brains presso il Centro Mente e Cervello CIMeC dell’Università di Trento.

Alle 21.30 al Teatro Civico di Castello uno dei momenti più attesi della decima edizione vedrà protagonista l’attore, drammaturgo, scrittore e affabulatore Moni Ovadia con l’incontro dedicato a “Tutte le famiglie del mondo” nel quale l’artista ripercorrerà, con l’ironia che lo ha reso famoso, le vicende delle famiglie che hanno abitato l’area mediterranea dai tempi dei tempi, uno spaccato degli usi e costumi, delle tradizioni, della cultura di queste che dall’antichità giungono all’abominio della Shoa, fino ad arrivare ai giorni nostri. Un evento imperdibile a conclusione di un festival unico nel suo genere.

Presso il Grande Albero dei Giardini Pubblici, anche nell’ultima giornata del festival (dalle 18.30 alle 20.30) saranno arrivi i laboratori di Bibliositting, per la promozione della lettura per bambini dai 6 ai 10 anni, in concomitanza con gli incontri del Festival (a cura di Eliana Aramu e Lara Zanda). In questa occasione verranno proposte letture e un laboratorio creativo ispirato a undici lezioni di felicità Essere felici è un gioco da bambini. Dalle 20 alle 21 presso la Libreria del Festival, opererà, come consuetudine, il Biblioterapista Giorgio Polo (servizio realizzato in collaborazione con l’associazione Miele Amaro).

 

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