Le sconfinate utopie di Marina Café Noir: a settembre la nuova edizione

Da martedì 30 agosto a domenica 4 settembre 2016 torna a Cagliari il Marina Cafè Noir – Festival di Letterature Applicate: Sconfinate Utopie è il tema della rassegna che taglia quest’anno il traguardo della quattordicesima edizione.
La formula del Festival, la sua attitudine, rimane quella di una manifestazione popolare e gratuita, stradaiola e libertaria, che animerà il cuore della città, tra il Terrapieno e il Giardino sotto le mura, con incontri, dibattiti, reading e concerti.
Ospiti internazionali, gli autori italiani più interessanti, gli scrittori sardi più apprezzati e quelli emergenti compongono il cast dell’edizione 2016 del Festival.
Festival che lancia anche una campagna di crowdfunding, per far fronte alle ristrette economie causate dalla decisione della Fondazione di Sardegna di escludere, per il secondo anno consecutivo, l’associazione culturale Chourmo dai finanziamenti di settore.

IL FESTIVAL

La quattordicesima edizione del Marina Cafè Noir si apre all’insegna dell’utopia, del futuro che ci aspetta, di una donchisciottesca visione delle cose che è ancora, a distanza di tanti anni dalle prime, pionieristiche edizioni, la bussola che guida le scelte e orienta le direzioni del gruppo dell’Associazione Chourmo, storico organizzatore del MCN, il decano dei Festival di Letteratura sardi.
Come da alcuni anni, visti i numeri davvero sorprendenti – nell’ordine di diverse migliaia a serata – di spettatori e fruitori del Festival, MCN avrà cuore e testa in quello che è stato definito il Villaggio Chourmo, ovvero l’area tra il Terrapieno e il Giardino sotto le Mura, al crocevia tra i quartieri di Villanova, Castello e Marina (e con diversi appuntamenti, prima, dopo e durante i sei giorni, dentro i vari rioni storici). Un’area che per alcune sere verrà liberata dalla macchine e restituita ai pedoni. Grazie alla collaborazione con la Mem-Mediateca del Mediterraneo, dove si terranno i molti laboratori, sarà coinvolto anche il quartiere storico di Stampace.
Il Festival avrà declinati, nelle varie fasce giornaliere, i suoi tanti appuntamenti per oltre cinquanta eventi complessivi. Si comincerà con gli incontri per i più giovani e le famiglie (quest’anno affidati al Festival Sa Ruga), quindi il via agli appuntamenti con i tanti ospiti, alle conversazioni a tema e alle tavole rotonde informali, sino ai momenti più spettacolari in seconda serata con i reading, le sonorizzazioni dei libri, i concerti sempre sul solco di un preciso filone letterario.
Non mancheranno, come sempre, gli ospiti internazionali: dal grande scrittore argentino per la prima volta in Sardegna Alan Pauls (da molti considerato l’erede più autorevole della grande letteratura sudamericana), all’astro nascente della graphic novel spagnola Paco Roca (in collaborazione con il Festival di fumetti internazionale Nues); da uno degli autori di noir più acclamati in Francia, Hervè Le Corre, che sta raccontando la parte nera della sua Bordeaux come l’amato Jean-Claude Izzo fece per Marsiglia, alla santodomingana Rita Indiana, figura chiave della letteratura caraibica, leader di una pop-band alternativa e attivista del movimento per i diritti LGBT; da Sam Millar, crime novelist di Belfast che dopo la lunga militanza nell’IRA e una leggendaria rapina a New York, è diventato uno degli autori irlandesi più apprezzati nel genere, al giovane sudamericano Andreas Neuman, per il quale il grande Roberto Bolano spese parole entusiaste e memorabili.
Spazio importante avranno gli autori italiani, portatori di una letteratura capace di confrontarsi con i grandi temi e con le trasformazioni del nostro tempo, da Marco Missiroli ai Wu Ming, da Gianna Coletti a Alessandro Bertante, dai grandi autori isolani di statura internazionale come Michela Murgia, Marcello Fois e Francesco Abate alle nuove voci della letteratura isolana come Cristian Mannu e Mauro Tetti.
Gli argomenti più vicini alle suggestioni e ai temi richiamati sin dal titolo (e storicamente presenti all’interno dei programmi MCN) saranno affrontati dallo scrittore e giornalista Alessandro Leogrande, che con il suo “La Frontiera” racconta come pochi altri il dramma immenso che sta attraversando il Mediterraneo; quindi da Franco La Cecla e Marco Aime, probabilmente i due antropologi oggi più conosciuti in Italia, che accompagnati da Andrea Staid condurranno il pubblico dentro il senso del pensare e fare un’antropologia “contro”; ci sarà Alberto Prunetti, scrittore, studioso dei movimenti antagonisti e autore, recentemente, di un libro prezioso come “PCSP”, dove racconta le resistenze, le ribellioni e le rivolte novecentesche della sua Maremma. La studiosa italo-egiziana Claudia Galal, accompagnata da Alessandra Marchi di Gramsci Lab, racconterà invece cosa sta succedendo al Cairo nella sua parte culturalmente più vivace e underground, in un tempo in cui la politica nordafricana acquisisce toni sempre più violenti e repressivi.

Con Karim Franceschi, unico combattente italiano della brigata anti-Is ad aver partecipato alla liberazione di Kobane, si parlerà della situazione sempre delicatissima e complessa che riguarda i territori curdi, mentre con Mimmo Lucano, sindaco del paese di Riace e considerato dal prestigioso “Fortune” uno dei cinquanta uomini più influenti del mondo, verrà raccontato il fortunato esperimento di convivenza tra popoli avvenuto nella cittadina calabrese da più di dieci anni. Con lo psichiatra Alessandro Coni, invece, sarà illustrato il progetto “Sentieri di Libertà”, un modo nuovo di pensare il camminare come terapia e cura individuale, sociale e del territorio. Con l’editore e scrittore Marco Cassini si farà il punto, insieme ai numerosi editori presenti al festival (Sur, EnneEnne, Milieù, Eleuthera, AgenziaX, Alegre) sulla forza e sul destino dei piccoli e medi editori a forte progettualità. Con amici storici del Festival, come i giornalisti Marco Mathieu e Andrea Pomini, il poeta e traduttore Marc Porcu e lo scrittore Serge Quadruppani si approfondirà la conoscenza dei nostri autori e dei tanti spunti e argomenti a loro legati.
Il Marina Cafè Noir, come ogni anno, omaggerà alcune grandi figure della letteratura e dell’arte, amici del Festival e/o figure di riferimento etiche e culturali del gruppo organizzativo: saranno il grande scultore Pinuccio Sciola, il cantautore Gianmaria Testa, la scrittrice e traduttrice Joyce Lussu, lo scrittore Ciccito Masala e il poeta Miguel Hernandez a essere ricordati in vari modi durante le giornate.
Non mancheranno il consueto corollario di laboratori per bambini e adulti, le mostre negli spazi espositivi open-space del Festival e in alcuni locali del centro storico, oltre ai concerti, ai reading e alle produzioni originali targate MCN. In programma anche una sorprendente anteprima che porterà il Festival in uno dei luoghi più amati e cari ai cagliaritani.

IL CROWDFOUNDING– La nostra Fondazione siete voi
Per il secondo anno consecutivo, inspiegabilmente, il Marina Cafè Noir si trova a non poter godere del contributo della Fondazione di Sardegna, assenza che mette il più longevo dei grandi Festival letterari isolani nella difficile situazione di dover sopperire altrimenti al mancato sostegno (sostegno che non è invece mancato a tutti gli altri analoghi Festival: dai 67.000 euro come cifra massima ai 25.000 come minima).
“Non è nostro compito né obiettivo sindacare o stigmatizzare le scelte della Fondazione di Sardegna – sottolineano gli organizzatori del Festival – che storicamente permettono ai grandi progetti culturali del territorio di sopravvivere in tempi di incertezze economiche e chiari di luna contributivi (a tutt’oggi, non sappiamo quali saranno gli importi erogati dai nostri partner pubblici per il MCN, che da molti anni, comunque, si posiziona sempre ai primi posti delle graduatorie pubbliche di riferimento). Aspettiamo quindi che si chiarisca il motivo dell’esclusione di un progetto come il Marina Cafè Noir dai finanziamenti della Fondazione. È un fatto, però, che questa situazione ci metta nelle condizioni di dover trovare altrove e nell’immediato il sostegno necessario a realizzare una quattordicesima edizione quanto mai prospera, ricca di spunti, ospiti e collaborazioni, dedicata simbolicamente a quella pacifica rivoluzione culturale che in tanti auspichiamo”.
Per questo motivo gli organizzatori hanno deciso di avviare una campagna di crowdfunding rivolta ai numerosi spettatori, amici e sostenitori che “permetta di garantire in tutti i modi la realizzazione di un Festival dagli alti standard, sia etici che qualitativi, e di conseguenza dagli alti costi (e prima o poi, si dovrà affrontare seriamente quanto davvero costano e quanto davvero rendono ai propri territori, i grandi Festival letterari). Saremo anche degli utopisti – concludono – ma un po’ di sano pragmatismo ci permette anche di credere che certi piccoli passi siano possibili solo con il coinvolgimento di tanti, se non tutti”.

I riferimenti bancari per le donazioni:
CODICE IBAN IT91 V 07601 04800 00005 2059 334
CONTO CORRENTE 000052059334 BANCOPOSTA

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share