La star del trombone Petrella in tour sull’Isola, verso il sold out a Cagliari e Alghero

Variazioni in jazz per il Trio 70’s – nuova e interessante formazione che schiera Gianluca Petrella al trombone, al sampling ed effetti, con Michele Papadia all’Hammond Organ, Würlitzer, Moog ed effetti e Stefano Tamborrino a batteria e percussioni, per un avvincente viaggio sonoro giovedì 26 gennaio alle 21.30 al Jazzino di via Carloforte 74-76 a Cagliari e l’indomani, venerdì 27 gennaio alle 22.30 al Poco Loco di Alghero nel cartellone del Jazz Club Network firmato CeDAC nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.

Riflettori puntati su uno dei più apprezzati interpreti della musica improvvisata agli inizi del terzo millennio: considerato tra i migliori trombonisti al mondo, il pugliese Gianluca Petrella (classe 1975) ritorna nell’Isola con la sua formazione più recente, per un progetto che fonde le suggestioni afro-beat, nu-jazz e hip hop con le nuove frontiere dell’elettronica, tra raffinate sonorità nordiche e lo stile di Detroit, accanto alle incursioni nei territori della Black Music e lo spirito del free. Echi del Novecento e moderne avanguardie, tra le sperimentazioni di J Dilla, in un costante e intenso dialogo strumentale che innesta il virtuosismo e la versatilità degli ottoni sulla ricca base ritmica del Moog, la variegata tessitura armonica e le metriche dell’Hammond, e il solido groove creativo delle percussioni.

Il Trio 70’s nasce (sull’onda del successo di un’incisione live per L’Espresso) dal ventennale sodalizio – e l’amicizia – tra il trombonista Gianluca Petrella e il pianista e organista Michele Papadia, con l’apporto dinamico delle percussioni di Stefano Tamborrino – alle prese con un repertorio completamente originale, nuovo e inedito e completamente arrangiato dallo stesso Petrella, per una performance ad alto tasso di creatività e divertimento. Un affiatato Hammond Trio in cui spicca la voce solista del trombone, che disegna acrobatici virtuosismi, suggerisce qualità e atmosfere in perfetta interazione con la sezione ritmica, in un sottile gioco di equilibri e rimandi, per esplorare e inventare intriganti paesaggi sonori.

Affascinanti e inedite alchimie per la nuova formazione di Gianluca Petrella (classe 1975), tra i più talentuosi interpreti del trombone, già vincitore per due anni consecutivi del “Critics Poll” della rivista Down Beat nella categoria “artisti emergenti” e ormai considerato a pieno titolo tra le stelle internazionali del jazz. L’artista pugliese – fresco vincitore del referendum Top Jazz per il “miglior disco” con “Ida Lupino” (registrato insieme a Giovanni Guidi per ECM) – nell’arco di una carriera più che ventennale, ha collaborato con artisti quali Steve Swallow, Greg Osby, Carla Bley, Steve Coleman, Tom Varner, Michel Godard, Lester Bowie, Sean Bergin, Hamid Drake, Marc Ducret, Roswell Rudd, Lonnie Plaxico, Ray Anderson, Pat Metheny, Oregon, John Abercrombie, Steven Bernstein e la Sun Ra Arkestra diretta da Marshall Allen oltre agli italiani come Enrico Rava, Paolo Fresu, Stefano Bollani e Giovanni Guidi.

Tra i suoi progetti rivelano uno spiccato interesse per la musica elettronica, oltre a “9lazy9” (Ninja Tunes) e gli ormai storici Matmos, l’album “103 Ep” (Electronique.it Records) e le collaborazioni con Ricardo Villalobos e Max Loderbauer nel progetto “Re: ECM”, e con i dj’s Nicola Conte e Ralf.

In ambito squisitamente jazzistico – accanto ai diversi ensembles, dal suo nuovissimo quintetto “Cosmic Renaissance” con Mirco Rubegni, Francesco Ponticelli, Federico Scettri, Simone Padovani e all’acclamato duo SoupStar con il pianista Giovanni Guidi (tra incisioni discografiche e tournées estere), al quartetto “Tubolibre” con Oren Marshall, Gabrio Baldacci e Cristiano Calcagnile e al quintetto de “Il bidone”, in omaggio a Nino Rota, Petrella firma il progetto in solo “Exp and Tricks”, un vero e proprio viaggio musicale nei cortometraggi dei primi anni del Cinema (in collaborazione con la Cineteca di Bologna) e suona in duo con Gabrio Baldacci. Da segnalare anche l’intensa collaborazione con Enrico Rava e il nuovo e formidabile quartetto Brass Bang, che lo vede protagonista accanto a Paolo Fresu, Steven Bernstein e Marcus Rojas.

Passione per la Black Music e una vera inclinazione per tastiere analogiche, Hammond, Clavinet, Wurlitzer nonché Synth Analogici sono i tratti distintivi del pianista e organista Michele Papadia che oltre al lungo sodalizio con Gianluca Petrella, vanta collaborazioni con jazzisti come Roberto Gatto, Fabrizio Bosso, Bobby Previte, Dave Liebman, Rosario Giuliani, Ed Neumeister, Francesco Bearzatti, Gigi Cifarelli. Tra blues, soul e rock ha suonato con Ana Popovic, Rudy Rotta, Robben Ford, Susan Tedeschi, Peter Green, Sugar Blue, Brian Auger, William Bell, Mos Def, Etta James, Buddy Guy, per cimentarsi anche con il pop e la musica leggera accanto ad Adriano Celentano, Jovanotti, Patty Pravo, Dolcenera, Noemi, Gabriella Ferri, Anna Oxa, Articolo 31, Patty Austin, Whitney Houston e tanti altri. Il suo ultimo lavoro discografico, “Afrocentradelic”, è distribuito in tutta Europa e Giappone.

Autentico talento delle percussioni, tra le nuove eccellenze del jazz italiano, Stefano Tamborrino ha esordito nel Duemila, appena diciannovenne, per proseguire il suo percorso di studio e ricerca dietro piatti e tamburi, da autodidatta, maturando uno stile originale e personalissimo, dettato dall’istinto. Sul palco e in studio ha collaborato con Ares Tavolazzi, David Binney, Chris Speed, Mike Mainieri, Stefano Bollani, Giovanni Guidi, Steve Magnusson, Francesco Bearzatti e molti altri. Versatilità e libertà stilistica lo hanno portato a prendere parte a progetti di varia natura spaziando tra jazz, hip hop, elettronica e indie rock

Info e prevendite: Jazzino, via Carloforte 76 Cagliari, tel. 070.8571621; Poco Loco, via Gramsci 8 Alghero, tel. 079.983604.

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