La preistoria dalla Sardegna a Firenze: nasce la Rete nazionale dei Mehnir

Una rete che attraversa l’Italia per un racconto unitario della preistoria attraverso Menhir, Dolmen, incisioni rupestri. È nata la Rete nazionale dei Musei di Statue Stele. L’idea nasce in Sardegna, si sviluppa a Pontremoli, viene ratificata a Firenze in occasione del TourismA e ufficializzata e presentata al pubblico a Laconi, al Museo della Statuaria Preistorica della Sardegna, diretto da Giorgio Murru. Al Menhir Museum si possono ammirare 44 menhir, le prime statue del mondo occidentale, massi di forma allungata infissi al suolo, innalzati verso il cielo. Oltre a Laconi l’iniziativa coinvolge i Musei di Aosta, Trento, Riva del Garda e Arco di Trento, La Spezia, Pontremoli, Bolzano, Teglio-Sondrio, Mupre, Museo dell’Arte Preistorica della Valle Camonica, Museo di Bovino e di Manfredonia in Puglia.

“L’obiettivo – spiega Murru – è valorizzare un patrimonio comune, poco conosciuto come tutti i fenomeni culturali della preistoria italiana, ma dalla forza prorompente, non esclusivo di una regione o di una nazione, ma europeo e pan mediterraneo”. Il prossimo traguardo è la creazione della Casa Europea delle Stele, col coinvolgimento di Stati che vantano testimonianze esclusive della Statuaria Preistorica, dalla Spagna agli Uràli, la zona del Mar Nero, Francia, Europa centrale e Corsica. Il Museo di Laconi è unico nel suo genere per la specificità dei pezzi esposti, dimensione delle collezioni, originalità del progetto museografico, effetto scenografico offerto dal Palazzo Aymerich, straordinario contenitore nato dal genio di Gaetano Cima. Espone menhir provenienti da Laconi, Allai, Samugheo e Villa Sant’Antonio. “Da questa estate, si lavorerà all’allestimento di altre due sezioni dedicate ai modelli rinvenuti a Isili e nella vicina Nurallào – conclude Murru – completando in tal modo il prestigioso quadro delle statue del Sarcidano, ricco e fortemente connotato da motivi scultorei unici nel panorama mediterraneo e continentale”.

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