‘I libri aiutano a leggere il mondo’, a Cagliari il festival della lettura. Venerdì la storia di Ilaria Alpi

Ilaria Alpi e il suo collega operatore Miran Hrovatin indagavano su corruzione, traffico d’armi e smaltimento illegale di rifiuti in Somalia quando vennero freddati a Mogadiscio ormai vent’anni fa. La morte della giornalista italiana ha sconvolto l’opinione pubblica del paese in quegli anni ma il caso per la giustizia italiana non è mai stato chiuso: una verità giudiziaria scomoda per i rapporti tra Italia e Somalia, un omicidio dai risvolti inquietanti e misteriosi insabbiato troppo in fretta. Sulla storia della Alpi e di Hrovatin indaga da anni il giornalista e scrittore Francesco Cavalli che da pochi mesi ha pubblicato il romanzo “La strada di Ilaria” edito da Milieu Edizioni.

A questa triste vicenda è dedicato l’evento di apertura del festival ‘I libri aiutano a leggere il mondo’, progetto itinerante di invito alla lettura oggi alla sua quinta edizione. Il programma, organizzato a Cagliari tra 24 e 25 ottobre dall’associazione isolana Malik, prevede incontri e spettacoli tra la sala conferenze del Consorzio Parco Molentargius Saline, la Mediateca del Mediterraneo e l’Hostel Marina sul tema “La vita, per esempio“: “La crisi che ha investito l’occidente, esplosa nel 2008, è stata profonda e totalizzante e pare non essersi esaurita – scrivono gli organizzatori del Festival. La società civile, capace di sperimentare altri modelli, assume una funzione centrale nell’elaborazione di nuove forme di democrazia e di evoluzione culturale. ‘La vita, per esempio’, nuova edizione della manifestazione, pone una riflessione sulla possibilità di innescare processi di innovazione sociale attraverso le azioni dei cittadini, che possono, a volte, ispirarsi alle esperienze e al lavoro difigure speciali. La narrazione e condivisione delle opere e del lavoro di persone che hanno condotto o conducono un’esistenza esemplare o rivoluzionaria e lungimirante, rispettosa dei diritti civili e dell’ambiente, trovano qui un posto prioritario per una rilettura profonda, per valorizzarne il pensiero, attualizzandolo e ispirare nuove iniziative socioculturali capaci di creare un terreno ottimale sul quale l’innovazione sociale si possa attivare per imprimere cambiamenti effettivi”.

Primo appuntamento dunque dedicato alla figura della giornalista italiana uccisa in Somalia: “Tracce di verità, il giornalismo di inchiesta sulla strada di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin” è l’incontro che aprirà il festival venerdì 24 ottobre alle 18.30, organizzato in collaborazione con l’associazione Asibiri. Saranno presenti l’autore del libro Francesco Cavalli e Giovanni Maria Bellu, che nella sua attività giornalistica si è occupato di inchieste e misteri italiani. L’attrice veneta Giorgia Penzo presenterà una performance ispirata alle pagine del romanzo.

GUARDA IL BOOK TRAILER “LA STRADA DI ILARIA”

La serata proseguirà con “Letture di Gusto”, aperitivo con i prodotti enogastronomici del territorio e lo spettacolo “Avevi ragione Woody! Un viaggio nell’America di Woody Goothrie” della compagnia Le Voci del Tempo.

Il giorno successivo, sabato 25 ottobre appuntamenti alla Mem di via Mameli: dalle 9 il laboratorio “My face My book” con Francesco Cavalli, Marco Peroni, Giuseppe Caboni, Giorgia Penzo e Rita Atzeri. Seguirà l’editing finale dei partecipanti al laboratorio “Cagliari City Portrait”, interverrà il fotografo Dario Coletti. Di sera dalle 17 si parla di “Franco Basaglia e la società possibile” con Peppe Dell’Acqua, Daniele Piccione e Oreste Pivetta, a seguire teatro di narrazione con “El dotor de mati, storia di un neurologo a Venezia, dalle fondamenta alla legge Basaglia” con Claudia Fontanari e Sara Greco Valerio.
Alle 19, “Il superlativo di amare – una rilettura dell’epistolario del grande scrittore argentino Julio Cortazar” con Sergio Garufi e Claudia Sarritzu, appuntamento realizzato in collaborazione con il festival Leggendo Metropolitano.
Si chiude all’Hostel Marina con lo spettacolo “The Man Who Sold the World. Viaggio nell’Italia di Andrea Pazienza” a cura di Le Voci del Tempo, introduce Bepi Vigna.

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