Here I Stay numero 10: venerdì apertura con Dalila Kayros e Meridian Brothers

Dieci candeline per Here I Stay Festival, evento internazionale dedicato alla musica indipendente rock, rock’n’roll, garage, punk ed elettronica organizzato dall’associazione culturale Here I Stay. A Fordongianus, in provincia di Oristano, tutto è pronto per l’apertura del festival che da venerdì 10 a domenica 12 agosto ospiterà nella suggestiva cornice delle terme romane sedici progetti musicali da tutto il mondo.

Il taglio del nastro, venerdì 10 agosto alle 20, sarà affidato a Dalila Kayros, musicista, ricercatrice vocale, compositrice e improvvisatrice in arrivo dalla provincia cagliaritana. Dalila è senza dubbio una delle maggiori esponenti della scena musicale sperimentale italiana. Nei due dischi pubblicati, “Nuhk” del 2013 e il recente “Transmutations”, ha creato un legame solido tra arcaico e moderno, utilizzando voce ed elettronica in maniera sorprendente pur restando fedele a un rigoroso processo compositivo.
A seguire, alle 21, i musicisti sardi Mauro “Vanvera” Vacca (voce, basso e programming) e Roberta Etzi (chitarra e voce) che hanno dato vita al progetto Pussy Stomp le cui influenze vanno dalla new wave britannica meno solare al più spigoloso rock americano anni ‘90: qualcuno li defininì “Bauhaus meet Fugazi…”. Drum machine senza fills, basso distorto, chitarra sferragliante. Due voci appassionate di blues che non disdegnano qualche refrain pop.
Un’ora dopo sul palco ci saranno i Duds, considerati tra le nuove formazioni inglesi più interessanti del momento: il suono della giovane band in arrivo da Manchester è frenetico, muscolare, schivo, e spazia dal post-punk al free jazz ma con una visione musicale molto chiara.
Alle 23 è il turno di Omni, eccentrica band originaria di Atlanta, in Georgia con il loro suono proto-punk e lo-fi pop ritmato e melodico che riporta alla fine degli anni ‘70. Il loro secondo disco “Multi-task” è stato acclamato dal quotidiano americano The Guardian e dalla rivista musicale Pitchfork.
Chiuderanno la prima giornata del festival i colombiani Meridian Brothers: la band rock-psichedelica fondata nel 1998 a Bogotá è considerata la proposta futurista d’avanguardia colombiana, con radici nella musica latina per suono, stile ed espressione teatrale. Si è guadagnata la reputazione di gruppo cult in America Latina. A seguire ci sarà l’after party con Fratellanza r’n’r e Zonzo.

Il festival proseguirà sabato e domenica. Grande attesa per gli americani The Soft Moon, band di punta della scena dark-shoegaze ed elettro-industrial mondiale, Terakaft, formazione tuareg proveniente dal Mali pioniera del desert-rock, King Khan’s Ltd, nuova all-star punk-rock band, con membri dei Magnetix e degli Shrines, gli italiani Giuda, senza dubbio la band punk rock italiana più apprezzata nella penisola e non solo. La line up sarà completata dai sardi Love Boat, Ugly Sounds e Thelephant, i francesi Usé, gli spagnoli Nestter Donuts, gli italiani Lame e Yonic South.

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