Festival di Cannes: accolto tra le critiche il film tratto dal libro di Milena Agus

Un’accoglienza decisamente controversa quella avuta stamane da “Mal de pierres”, film di Nicole Garcia in concorso al festival di Cannes, tratto con molte libertà dal romanzo “Mal di pietre” della scrittrice cagliaritana Milena Agus.

Nella trasposizione cinematografica si sono, infatti, trasferite le vicende dalla Cagliari post seconda guerra mondiale alla Provenza, mentre i ruoli principali sono andati ad una star del calibro di Marion Cotillard, premio Oscar per “La vie en rose” e a Louis Garrel, già “sognatore” in “The dreamers” di Bernardo Bertolucci.

Molto atteso in Francia, il libro aveva infatti venduto sette anni fa ha la bellezza di 50mila copie con quattro ristampe in un mese, trasformandosi in un vero e proprio caso editoriale. Successo peraltro bissato anche in Italia, dove era arrivato finalista al premio Strega.
Fino ad ora i pareri più negativi arrivano dalla stampa italiana dove l’opera viene bollata come un melodramma senza anima. Sentieri Selvaggi scrive che “Garcia dimostra malauguratamente di non padroneggiare i toni e le sfumature di questo feuilleton dei nostri giorni, fallendo nel tentativo di donare a queste scorribande d’amore un respiro piu’ ampio. (…) Che noia”.

GUARDA IL TRAILER

Per Coming soon è “un film nato antiquato, che vorrebbe essere pieno di vita e di passione, ma che appare inerte e impolverato come un soprammobile di porcellana”, mentre in Long Take si legge: “Quello della Garcia è un cinema dalle ambizioni forzatamente e pretestuosamente autoriali, languido e laccato, e a conti fatti più mediocre che medio”. Cinefilos è ancora più pesante: “È un melò neppure troppo elegante, anzi semplice e a tratti imbarazzante, che meriterebbe di esser decostruito e rigirato da zero”; mentre su Italpress si rimarca come “Cotillard tenda ad asciugare troppo un personaggio che la sceneggiatura rende piuttosto stolido, chiuso nella sua rinuncia a stare nella realtà che pure accetta per costrizione. Ed è un peccato”.
Da Stati Uniti e Gran Bretagna i giudizi sono invece diversificati. Apre le danze Variety, “Bibbia “ della Settima Arte che con ironia lo definisce “zuccheroso tanto da sembrare uscito dalla penna gocciolante di melassa di Nicholas Sparks” che, per chi non lo sapesse, è l’autore di lacrimevoli drammoni quali “Le pagine della nostra vita” o “Le parole che non ti ho detto”. Screen Daily invece è meno severo perché scrive che “potrebbe sembrare fiction romantica a buon mercato ma Garcia la rende credibile e godibile”, mentre The Wrap è addirittura entusiasta e parla di un’opera “bella e sommessa, (..) perfetta per rappresentare la Francia ai prossimi Oscar”.

L’Hollywood Reporter rimarca invece come possa “parlare tutt’ora al mondo contemporaneo” ed esalta l’interpretazione di Marion Cotillard definendola “luminosa e capace di infondere profondità ad un personaggio difficile da capire e da amare perché mostra così poco rispetto per i sentimenti altrui”. Di ben altro avviso il Guardian che lo definisce “stantio” e trasforma la “storia di una liberazione in un’altra prigione”, così come Film Stage, il quale evidenzia come “Accanto ai drammi femminili freschi e stimolanti di Maren Ade e Andrea Arnold, “Mal di pietre” appare come poco più di una nota a piè pagina”.
E in Francia? I Cahiers de cinéma in un tweet dicono che è “un telefilm della domenica sera, ma per fortuna è domenica”; mentre per la Croix “manca di tensione carnale, di ferocia, di esplosiva ossessione”. Per Paris Match è un “grazioso film romantico alla francese, ma non è di certo alta letteratura cinematografica”.

Ora perciò non resta che aspettare la reazione del pubblico alla proiezione ufficiale di stasera; mentre in Italia si dovrà aspettare visto che ancora non è stata fissata una data di uscita precisa. Verosimilmente si pensa o l’autunno di quest’anno o la primavera del successivo. In Francia arriverà nelle sale il 19 ottobre.

Francesco Bellu

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share