Festival Animanera Mediterranea, sabato a Nuoro in scena la world music della Missa Luba

Ha dato ottimi risultati l’inaugurazione della ventesima edizione del Festival Animanera Mediterranea al Teatro Eliseo di Nuoro. La rassegna, ormai tra gli appuntamenti consolidati della musica dal vivo dell’inverno in Sardegna, è partita con la sfavillante performance di Lisa Mills. La woman blues del Mississippi ha scaldato il palco nuorese con la sua chitarra e con la sua splendida voce, entrando subito in perfetta sintonia con un pubblico che ha scandito il ritmo con il battito delle mani, elettrizzato dalle proposte dell’artista con pezzi celebri del blues e arricchito dai brani del suo nuovo lavoro “I’m changing”. Un’espressione evidente dell’esito positivo della serata è stata l’incalzante richiesta dei bis alla cantante in un concerto che premia le scelte dell’associazione culturale l’Intermezzo.

Il Festival prosegue ora con un’interessante proposta di world music, sabato 20 dicembre sempre al Teatro Eliseo: la Missa Luba, la messa latina creata da padre Guido Haazen per nell’allora Congo Belga, nella versione curata dal quartetto di percussioni Kangbè con il coro del Complesso Vocale di Nuoro. Nel 2009 il maestro Cabras incontra il maestro Martinho Lutero Galati de Oliveira in una rassegna organizzata dall’Associazione L. Perosi di Dorgali e lavora all’arrangiamento del brano Sanctus- Benedictus per percussioni. In questa nuova versione della Missa Luba vengono presi ad ispirazione gli strumenti dell’Africa centrale e occidentale, nonché quella cubana con l’inserimento delle congas oltre l’inclusione degli strumenti a percussione già citati con l’aggiunta di djembe, doundouns e altri.

Il Complesso Vocale di Nuoro festeggia i suoi trent’anni dall’esordio nel lontano 1984; guidato dalla Maestra Franca Floris, ha sempre spaziato dalla monodia gregoriana alla polifonia contemporanea eseguendo con scrupoloso spirito quanto richiesto dalla forma musicale adottata. L’intensa attività concertistica -accresciuta dalla caparbietà del coro- ha sempre puntato sulla divulgazione della letteratura corale privilegiando autori del XVII e XVIII secolo, con un occhio attento alla didattica musicale, di cui il coro si fa fregio, organizzando laboratori e seminari.

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