È il giorno di “Star Wars- il risveglio della Forza”. L’attesa, anche nell’Isola

La “Forza” si è risvegliata stamattina in ben 850 sale di tutta Italia, Sardegna compresa. “Star Wars: il risveglio della Forza” sbarca oggi nei cinema dopo un’attesa spasmodica, trailer ad hoc, ma soprattutto dopo 38 anni da quel “Guerre Stellari” di George Lucas che ha gettato le basi di un mito moderno a cavallo tra la sci-fi più avventurosa e le saghe classiche. Sei film in tutto che hanno definito un mondo, non diversamente da un Tolkien o, per essere più vicini ai giorni nostri, ad un George Martin. Per molti addirittura è una vera e propria religione, per la maggior parte è un luogo dove poter ritornare ragazzi o bambini. “Star Wars” è cinema nel senso più letterale e popolare del termine che si è mano a mano arricchito di contenuti decisamente adulti: così la lotta tra la Forza e il Lato Oscuro disegna l’eterno e fascinoso topos del Bene contro il Male, c’è l’eroe che compie un cammino di salvezza e di autoanalisi interiore, scacciando i traumi edipici della propria esistenza, c’è il gusto del racconto “tout court”, del piacere di lasciarsi andare in una dimensione ludica in cui la tecnologia non è quella lucida e perfetta dei nuovi modelli, ma è arrugginita, sporca, eppure capace di riprendere nuova linfa vitale.

Ed è in questa capacità di rigenerazione, ben presente soprattutto nella prima trilogia – “Guerre stellari, L’impero colpisce ancora, Il ritorno dello Jedi – che si rispecchia il nuovo attesissimo episodio. Perché il regista J. J. Abrams ha ripreso l’epica di quegli episodi attraverso i personaggi iconici: Luke, Leila, Han Solo per puntare verso un nuovo inizio con nuovi eroi e antagonisti: Rey, lo strormtrupper pentito Finn, Kylo Ren, il pilota Poe. Consegnare queste storie alle nuove generazioni e ricucire lo strappo attuato dallo stesso George Lucas quando, negli anni 2000, diede vita ad una nuova trilogia che ne narrava gli antefatti. “Star Wars: la minaccia fantasma” e in parte “Star Wars: l’attacco dei cloni” riflettono un tradimento da parte del suo autore che, nel narrare l’ascesa e la caduta di Anakin/Darth Vader, si lascia tentare dalla modernità del digitale, facendosene sopraffare. Ed è solo con “Star Wars: la vendetta dei Sith” che riesce a riappacificarsi con il passato, facendo da ponte tra la nuova e la vecchia fase della saga attraverso la riscoperta della forza (in tutti i sensi) del racconto a discapito, per fortuna, del CGI.

Questo spiega in sostanza l’hype per “Star Wars: il risveglio della Forza”, al di là di ogni possibile battage pubblicitario, di ogni embargo possibile per evitare a chiunque di potersi rovinare tutto con i temibili spoiler. Solo oggi, alle 9, i giornali hanno potuto dire la loro sul film dopo le proiezioni stampa. Ed è curioso notare come i primi a poterlo fare siano stati unicamente quelli online. I cartacei usciti stamattina alle 7 non avrebbero, infatti, potuto farlo perché avrebbero in quel caso derogato al divieto imposto dalla Disney, la casa di produzione. Poche frasi in cui si vietata di parlare anche a voce con amici e parenti, pena sanzioni salatissime. Tant’è che su le “Monde” un articolo ha rimarcato con ironia per questo eccesso di zelo. Poco importa alla fine: oggi finalmente quella “Galassia lontana lontana” è vicina più che mai.

Francesco Bellu

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