Cinema lgbt, a Cagliari incontri con Sebastiano Riso e Massimiliano Ferraina

Ha preso il via giovedì 2 novembre al Cineteatro Nanni Loy di Cagliari la nuova edizione di Uno Sguardo Normale Expo – Sardinia Queer Short Film Festival, evento dedicato al cinema a tema lgbt (lesbica, gay, bisex, trans e queer) organizzato a Cagliari dall’associazione Arc insieme a ARCinema e universitARC. Il festival proseguirà questo fine settimana con gli ultimi appuntamenti.

Giovedì 9 novembre alle 18 e alle 20,30 ci sarà la proiezione dei cortometraggi per il concorso Sardinia Queer Short Film: sabato, ultimo giorno del Festival, la Giuria del pubblico, la Giuria del Festival e la Giuria degli studenti sceglieranno i corti vincitori tra i cinque finalisti: “Calamity” di Maxime Feyers (Belgio, 2017), “Candie Boy” di Arianna Grosso (Italia, 2016), “El Casamiento” di Victor Quintero e Sergio Rey (Spagna, 2017), “Dusk” di Jake Graf (Gran Bretagna, 2017), “Limina” di Joshua M. Ferguson e Florian Halbedl (Canada, 2016′).
Alle 21 sullo schermo vedremo una produzione italiana, “Una famiglia” (Italia, 2017, 97’), sarà presente il regista Sebastiano Riso. Il film di Sebastiano Riso svela i segreti più intimi di una coppia, celati da una normale e tranquilla quotidianità. Era in concorso a Festival di Venezia dove ha riscosso molto successo; lo scorso 2 ottobre il regista è stato vittima di una aggressione omofoba nell’androne del palazzo in cui abita a Roma.

Venerdì 10 novembre alle 18 Dario Accolla presenterà il suo libro “Il gender: la stesura definitiva” edito pochi mesi fa da Villaggio Maori. Il libro affronta la questione seguendo un doppio binario: quello dell’ironia, con una chiave di lettura sulla qualità del dibattito attuale; e quello di un’informazione più rigorosa, attraverso la documentazione giornalistica e i contributi e gli studi di esperti ed esperte del settore.
Alle 19.30 il pubblico potrà incontrare la Giuria del Festival dei cortometraggi: il regista (e presidente di giuria) Fabio Mollo, Luisa Cutzu (regista, dottoressa in ricerche in Lingue e Letteratura dell’Università di Sassari), Immanuel Casto (cantante, game creator, blogger e opinionista), Massimo Milani (storico attivista del movimento transessuale e LGBT), Joako Ezpeleta (Festival de Cine LGBT di Barcellona).
Alle 21 il lungometraggio “My Nature” (Italia, 2016, 75’) alla presenza del regista Massimiliano Ferraina.
Cosa succede dopo aver realizzato un cambiamento tanto desiderato e ci si ritrova di nuovo in una gabbia, con una vita che non desideriamo? Questo documentario di Massimiliano Ferraina racconta la storia di Simone, nato con genitali femminili, che si è sempre sentito un bambino. Durante l’adolescenza il conflitto tra come si sentiva dentro e il suo corpo è diventato insopportabile, ma solo a 28 anni ha concluso il percorso di transizione. Il film racconta i cambiamenti della sua vita e il suo punto di partenza è proprio il fatto che dopo aver realizzato il suo più grande obiettivo a 30 anni si è ritrovato nella “gabbia” della normalità sociale senza potersi chiedere cosa veramente desiderava fare, come voleva veramente vivere. Alla soglia dei 40 anni, Simone intraprende un viaggio di scoperta che lo porta ad imparare ad amare sé stesso dopo tanti anni passati ad odiarsi.

L’ultimo giorno di USNExpo, sabato 11 novembre, alle 17 ci sarà la proiezione dei corti fuori concorso; alle 18 ci sarà la cerimonia di premiazione per i titoli vincitori di Sardinia Queer Short Film Festival.
L’ultimo film in programma, alle 21, è “Maurice” di James Ivory (Gran Bretagna, 1987, 140’’, proiezione per il trentennale dello storico film di Ivory con Hugh Grant. Cambridge, 1909. Maurice Hall, giovane studente universitario, si innamora del compagno di studi Clive Durham e vive con lui un difficile rapporto amoroso, privo di qualsiasi fisicità, che porta però il giovane Maurice a una consapevolezza più profonda del proprio orientamento sessuale. Destinato a una brillante carriera di avvocato, Clive decide di rompere definitivamente il suo legame con Maurice e si sposa, ma Maurice trova un nuovo amore, completo, che lo rende libero.

Nel foyer del Cineteatro si potrà vedere la mostra “Cercando il paradiso perduto – Quarant’anni (e passa) in movimento” a cura di Giovanni Rondella. La mostra, allestita nel foyer, è costituita da più di cento scatti realizzati da Rodella in occasione di diverse manifestazioni organizzate da attivisti lgbt in tutto il mondo.

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