Caparezza chiude Mondo Ichnusa: in 60mila nella spiaggia di Torregrande

Mondo Ichnusa fuori dal tunnel ieri notte sulla spiaggia oristanese di Torregrande. Dopo i paurosi ingorghi stradali di venerdì per il concerto di Fedez e J-Az con l’Orchestra Filarmonica Italiana, la serata di chiusura con Museica 2 di Caparezza, dal punto di vista organizzativo, è filata liscia come l’olio. Ma davanti al gigantesco palco allestito nel tratto di spiaggia che porta verso il porticciolo turistico, ad ascoltare l’artista pugliese e a ballare con la sua musica c’erano forse anche più spettatori rispetto alla prima serata (60 mila per gli organizzatori). Nessuno è andato via deluso, e quelli che non si sono lasciati travolgere dal ritmo forsennato del concerto alla fine erano davvero una esigua minoranza. Piatto forte dello spettacolo, termine che appare quasi riduttivo, i grandi successi storici di Caparezza: “Non me lo posso permettere”, “Vieni a ballare in Puglia” e naturalmente “Fuori dal tunnel”. “Il successo di quel brano mi aveva creato qualche problema”, ha ammesso Caparezza. Il trauma, se trauma è stato, è comunque superato. E a chi non fossero bastate la sua musica e le sue canzoni, Caparezza ha offerto anche un turbinio di invenzioni, costumi, travestimenti e anche di denunce condito dalla consueta dose di ironia e di autoironia. Prima di lui erano saliti sul palco i vincitori di turno del contest di Mondo Ichnusa, i romani All Dimension, i sardi Niera e Ezechiele 25.17 e poi Marco Ligabue, che in fondo è sardo di adozione. Applausi e ovazioni anche per loro. E se i numeri degli spettatori e il cast di grandi artisti che ne fanno il massimo evento musicale dell’isola (e oggi tra i principali festival all’aperto in Italia), non bastassero a decretare il grande successo, l’ottava edizione di Mondo Ichnusa – la terza consecutiva sulla spiaggia di Torregrande – si può aggiungere un altro dato. Quando Caparezza stava ancora lasciando il palco, nei chioschetti dell’area concerti non si trovava più una pinta di birra da mandare giù prima di tornare a casa.

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