Cantiere delle storie: La Maddalena sogna il centro d’alta formazione per il cinema

Sei progetti per ridisegnare un’isola e farla diventare un centro di alta formazione per il cinema. Il sogno è quello di trasformare La Maddalena in un laboratorio di idee per dare corpo e sostanza alla potenza delle immagini sul grande schermo. Lo hanno chiamato “Cantiere delle Storie” per evidenziare il suo essere un “work in progress”, dove tutto è ancora da costruire realmente, ma che in realtà è già tangibile nelle menti dei tanti ragazzi e ragazze che vi hanno lavorato. Sono in 54, tra giovani arrivati dalle università di Sassari, Cagliari e Tor Vergata di Roma, suddivisi in sei gruppi, che si sono confrontati dal 30 gennaio al 1 febbraio su tre sfide, coadiuvati dai docenti del dipartimento di Architettura di Alghero e declinate tra: “lo spazio, la visione e il target”.

I risultati hanno ridefinito l’immagine di questa terra baciata dalla Settima Arte, il cui nome è legato a doppio filo sia allo sceneggiatore Franco Solinas, sia a Gian Maria Volontè. La prima proposta, chiamata “Cinema della vita” si propone di riqualificare gli edifici militari dell’ex base americana per farne delle residenze artistiche con spazi per il cinema documentario e le docufiction; il secondo, “Cittadella delle immagini” vuole invece riqualificare le aree abbandonate attraverso una visione che guarda in maniera positiva a questi “ruderi” e li valorizza per quel che sono. Perciò propone una ricostruzione a “macchia di leopardo” dove tra vecchio e nuovo si riscopre la memoria storica de La Maddalena, il cui punto focale è appunto un archivio che ne raccoglie le testimonianze audiovisive del passato. “Isola nella corrente” è, invece, il nome della terza ipotesi e punta a trasformare l’ex ospedale militare in centro per l’audiovisivo con tanto di museo e festival seguendo la filosofia dello scambio di saperi in un luogo condiviso; mentre la quarta, “Coming soon, eco cinema next generation” guarda al modello di Malta per la creazione di una scuola di formazione e produzione per le riprese subacquee.

Gli ultimi due lavori, “World Sardinia” e “Centro di eccellenza per l’audiovisivo” si muovono invece su due fronti differenti: il primo va verso il cinema di genere, con la creazione di una vera e propria officina per la post produzione con lo scopo di trasformare La Maddalena e la Sardegna in una location perfetta per film fantasy, horror e sci-fi come ha fatto Peter Jackson in Nuova Zelanda grazie alla trilogia de “Il signore degli anelli”; il secondo, invece, si muove nel campo della didattica attraverso l’attivazione di un centro per l’insegnamento del cinema a tutto tondo: dalla scrittura sino alla produzione.

In contemporanea si sono svolti anche i laboratori sulla scrittura cinematografica in cui i dieci finalisti selezionati dal premio Solinas hanno messo al vaglio di una giuria selezionata i loro script, che, una volta definiti in delle sceneggiature complete, concorreranno al il premio vero e proprio. Una sfida per il premio Solinas che, dopo trent’anni di attività e 92 film realizzati, a partire da sceneggiature premiate, torna nell’isola che lo ha visto nascere nel 1985, e una sfida anche per l’Università di Sassari e gli altri partner coinvolti che scommettono sulla cultura.

Fra. Be.

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