Cala Gonone Jazz Festival, al via l’edizione “30+1”. Si parte il 26 luglio

Il Cala Gonone Jazz, dopo le anteprime nei luoghi non convenzionali e straordinari di Serra Orrios, S’Abba Frisca e nella sede più consueta dell’Acquario, torna nella frazione di Dorgali per la collaudata quattro giorni e tre spettacoli giornalieri. Dal 26 al 29 luglio, 14 concerti, 4 palchi (Grotte del Bue Marino, Acquario, Teatro e Arena Palmasera): sono questi i numeri del festival, arrivato all’edizione “30+1” così come ribattezzata dagli organizzatori. Un modo per ripartire da nuove prospettive tenendo in stretta considerazione un passato ancora splendente, ma che necessita di cambiamenti e rinnovamenti per far fronte alle esigenze della storia e delle culture contemporanee, delle diverse narrazioni e voci.

Giovedì 26, ore 19:00, si riprende dall’Acquario con “The Heart and the Void” alias Enrico Spanu, giovane musicista sardo che trae ispirazione dai testi e dal sound della musica folk americana, senza disdegnare qualche incursione nel pop britannico. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo LP The Loneliest of Wars, che ad oggi ha superato i 250.000 ascolti su Spotify e per il quale è stato inserito tra i cantautori da tenere d’occhio e tra i migliori nuovi live dalla redazione di KeepOn Live. La sera dalle 21:00, al Teatro Comunale, doppio concerto.

L’apertura è del Mal Bigatto Trio (Antonio Farris al contrabbasso ed elettronica, Giuseppe Joe Murgia al sax e Alessandro Garau alla batteria). Nato nel 2014, il gruppo sceglie la formula del trio senza strumento armonico con l’idea di costruire una musica che cerca di raccontare e di raccontarsi. Nel 2017 registrano “Archetipo” il loro primo disco. A seguire il quartetto di Chiara Pancaldi & Darryl Hall un dialogo melodico in continua evoluzione, capace di creare ogni volta performance uniche, grazie all’improvvisazione e all’alchimia tra i due, sempre imprevedibile. Per il Cala Gonone Jazz festival la cantante si esibisce con un quartetto italo americano, che la vede affiancata da Darryl Hall, Roberto Tarenzi (piano) e Roberto Pistolesi (percussioni). Il terreno nel quale si muovono i musicisti è quello delle song della tradizione jazzistica, della musica brasiliana e di alcuni brani originali firmati dalla Pancaldi, esplorati con freschezza ed una spiccata attitudine verso l’interplay e l’improvvisazione.

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