Cagliari Film Festival, stasera il docu-film su Guido Notari ‘L’ultima voce’

Una voce senza volto, quella di Guido Notari: la sua narrazione epica, marziale, a tratti ironica ha accompagnato l’Italia del fascismo, della guerra e della pacificazione, è entrata nelle case e nelle piazze, ha raccontato agli Italiani la storia e le cronache del secolo breve. Eppure, nonostante la sua voce sia stata per vent’anni l’eco dell’Italia, di Notari sappiamo oggi ben poco: a questa figura della storia radiotelevisiva italiana è dedicato ‘L’ultima voce, Guido Notari’, docu-film che sarà presentato questa sera a Cagliari all’interno del Cagliari Film Festival.
Il film, prodotto da Istituto Luce – Cinecittà, è scritto e diretto da Enrico Menduni, docente universitario di cinema e tv all’Università di Roma e autore radio-televisivo.
“Da tempo mi interessa la storia del sonoro nella radio e nella tv italiana – ci ha raccontato Menduni, che oltre al lavoro universitario è stato anche personalità di spicco del Partito Comunista Italiano dal 1968 fino al suo scioglimento e per cinque anni presidente dell’ARCI – e mi incuriosiva la figura di Guido Notari: tutte le pubblicazioni che lo citano scrivono della sua ‘indimenticabile voce’ ma le notizie sulla sua vita, sul suo lavoro sono inesistenti: sappiamo che ha lavorato su radiogiornali, cinegiornali e documentari dell’Istituto Luce nel ventennio fascista, e che dopo la guerra ha condotto i 1500 numeri de ‘La Settimana Incom’ fino al 1957, anno della sua morte. Ma non esistono notizie su di lui”.

Dopo aver messo a punto il progetto di un documentario su Notari partendo da un’idea di Angelo Musciagna, Enrico Menduni dà inizio alla ricerca e incontra Giancarlo Notari, un nipote che vive a Milano: Giancarlo apre l’archivio di famiglia e tira fuori fotografie, documenti, articoli di giornale, lettere e oggetti. E in effetti il documentario inizia proprio con la ricerca: “È stato molto difficile ricostruire la storia di Notari, personaggio che ha raccontato le cronache del fascismo, del Vaticano e della nuova Repubblica: la sua figura è stata per così dire cancellata dalla storia, una sorta di damnatio memoriae proprio perchè legata a Mussolini e alla sua narrazione”.

Il percorso di Guido Notari, inoltre, è stata per tanto tempo guardato con diffidenza dato che ha lavorato sotto il fascismo e subito dopo ha cantato le lodi della Resistenza: “I transiti dalle vecchie idee a quelle nuove, da una bandiera all’altra vengono sempre visti come imbarazzanti – prosegue Menduni – eppure Notari ha lavorato sempre con grande professionalità. Come dice Ettore Scola, intervistato all’interno del film, questa abitudine a salire sul carro dei vincitori fa parte della storia e del carattere degli Italiani”.

Il docu-film ‘ L’ultima voce, Guido Notari’ sarà proiettato questa sera alle ore 21.00 nel Chiostro di San Domenico all’interno della terza settimana del ‘Cagliari Film Festival, sarà presente anche il regista Enrico Menduni.

Gli appuntamenti proseguiranno domani con una documentazione del lavoro e delle opere del fotografo Mario Dondero nel film ‘Calma e Gesso. In Viaggio con Mario Dondero’ di Marco Cruciani; sabato 25 nell’itinerario “Scenari Sardi” protagoniste le autrici Chiara Sulis, con i suoi due cortometraggi ‘Tu Ridi’ e ‘Primera Comunion’, Marilisa Piga, con ‘Anni Settanta a Cagliari’, e l’anteprima cagliaritana di Chiara Andrich e Giovanni Pellegrini, con ‘Ali di Tela’.
Domenica 26 l’opera dei due giovani autori sardi Andrea Mura e Umberto Cao e il loro racconto sulle Launeddas, uno degli strumenti musicali più antichi del Mediterraneo e che più caratterizzano la Sardegna musicale, con il documentario ‘Nodas. Launeddas in tempus de crisi’ con la partecipazione del produttore Dante Olianas.

Francesca Mulas

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