A Sassari la stagione Cedac. Teatro nuovo con costi di manutenzione alti

Otto titoli di prosa e quattro di danza per la stagione teatrale 2015 al Teatro Comunale di Sassari. Perché la parola d’ordine è multidisciplinarità, d’altronde il Fus, ovvero il Fondo unico per lo spettacolo, parla chiaro: per poter avere denari è necessario non solo una programmazione triennale, ma anche polivalente, nel senso che deve avere al suo interno più anime; non solo teatro quindi, ma anche il ballo e la musica. Come per Cagliari, anche per Sassari il Cedac ha stilato un cartellone che inizia ai primi di dicembre per chiudersi poco dopo la primavera, ad aprile. Non senza complicazioni, perché il caso sassarese ha delle peculiarità tutte sue che hanno messo in seria difficoltà lo svolgimento della rassegna. Il Teatro Comunale nonostante sia piuttosto recente come edificio, presenta infatti problemi già palesi al momento della sua inaugurazione, dovute sia all’iter ventennale di costruzione sia ad alcune soluzioni tecniche che lo rendono piuttosto problematico già per le cure ordinarie: spazi enormi da illuminare e riscaldare, pulizie varie.

La manutenzione pesa tutta sulle spalle di Palazzo Ducale, tant’è che già a ottobre, al momento della presentazione della stagione lirica, il sindaco Nicola Sanna aveva inviato alla Regione la richiesta di un finanziamento specifico per la struttura di circa 638 mila euro all’anno da impiegare per le spese ordinarie. “Con i soldi a disposizione attualmente siamo riusciti a coprire sino ad aprile”, ha spiegato il primo cittadino di Sassari che ha sottolineato come da Viale Trento ci sia stato un riscontro positivo: “L’assessore al Bilancio Paci e i consiglieri del territorio ci hanno garantito attenzione attraverso una risposta scritta – continua Sanna – e sono fiducioso che l’iter possa andare a buon fine. D’altronde se li ha avuti Cagliari non vedo perché Sassari non debba averli”. Comunque, sino all’approvazione del bilancio regionale è difficile fare previsioni su come e su quando questi soldi arriveranno.

Ma Sanna non è l’unico a “tirare per la giacca” la Regione, perché anche il presidente del Cedac Antonio Cabiddu rimarca come sia “Necessario un lavoro globale, basta fare rattoppi di qua e di là. Esistiamo da 36 anni e come circuito dobbiamo rimanere agganciati a quello nazionale. Per il 2015 – continua – sono stati spesi 2 milioni 350 mila euro; di questi ben 1 milione 450 mila erano di spese artistiche”. Quello che si chiede, in sintesi, è una strategia comune che possa permettere di garantire una lavoro culturale di qualità in cui possano essere coinvolte anche le scuole attraverso il delicato lavoro della formazione. Non è un caso che all’incontro di presentazione fosse presente anche Massimo Sechi, preside dello storico Liceo Azuni che ha tra i suoi corsi non solo l’indirizzo classico, ma anche quello coreutico e musicale.

Il programma, che partirà ufficialmente il 14 dicembre, è improntato tutto sulla modernità, con una piccola concessione ad alcuni classici, anche se rivisitati. Si inizia con “La gatta sul tetto che scotta”, continua con “Il visitatore” (11 gennaio), “Svenimenti” il 19 febbraio, “Doppio sogno” (23 febbraio), “Sogno di una notte di mezza estate” (1 marzo), “Incendi” (16 marzo), “Novantadue/Falcone e Borsellino 20 anni dopo (14 aprile), per poi chiudersi con “Matti da slegare” (20 aprile). Sul palco si alterneranno artisti come Alessandro Haber e Alessio Boni, Isa Danieli e Lello Arena, Ivana Monti con Caterina Murino e Ruben Rigillo, Filippo Dini, Fabrizio Ferracane e Giovanni Moschella, gli attori del Teatro Stabile della Sardegna (ora diventato TRIC), Elena Bucci e Le Belle Bandiere e divi del grande e piccolo schermo come Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni oltre a due interpreti brillanti come Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta, diretti da Gioele Dix.

La danza. Intrecciato, secondo le regole della multidisciplinarità, ci sarà il ballo con quattro appuntamenti: “Coppélia” affascinante bambola meccanica dagli “occhi di smalto”(6 gennaio), “Magic shadows” con i Catapult di Adam Battelstein (12 febbraio), il tango di “Tango zotto Tango” (10 marzo) e “Romeo e Giulietta” (15 aprile).

La stagione de La Grande Prosa e Danza è organizzata dal Cedac/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBACT/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della Regione Sardegna, e del Comune di Sassari, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna e il sostegno di un partner prezioso come l’ERSU Sassari, e con il supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio da e per l’Isola.

Info e prenotazioni e abbonamenti: circuitoteatralesardo@gmail.com – tel. 3391560328

Francesco Bellu

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