A Martis il festival cinematografico Life after oil, si parte il 7 agosto

A Martis è tutto pronto per la seconda edizione del festival internazionale di cinema ‘Life After Oil’. Da venerdì 7 a domenica 9 agosto il piccolo centro del Sassarese ospiterà la proiezione di ben 17 film selezionati da tutto il mondo, diventando allo stesso tempo un laboratorio civico dove sarà possibile parlare di temi come lo sviluppo sostenibile, la condivisione delle risorse, le possibili alternative ai combustibili fossili. L’evento è ideato e diretto dal documentarista Massimiliano Mazzotta, autore delle docu-inchieste Oil e Oil, secondo tempo, sull’inquinamento causato dalla raffineria di petrolio Saras dei Moratti nella zona di Sarroch, nel Cagliaritano. Inchieste che, come ha raccontato in un’intervista a SardiniaPost, lo hanno portato a trasferirsi all’estero.

“Sono molto soddisfatto della risposta da parte dei registi – dice Mazzotta -. Abbiamo cercato di lavorare a stretto contatto con la Fondazione Sardegna Film Commission sul progetto Heroes 20.20.20. per la promozione del risparmio ed efficientamento energetico. Questo significa concretamente che è possibile girare film di alta qualità chiedendo di volta in volta un allaccio elettrico nei territori in cui si va a girare, senza bisogno di ricorrere al noleggio di tir inquinanti e costosi. E poi ci sono mille modi che consentono di sfruttare al meglio la luce naturale del sole, evitando le luci artificiali. Ecco, noi proporremo anche questo genere di film per dare un messaggio di attenzione all’ambiente”.

Un altro punto di forza di ‘Life After Oil’ è la risposta compatta della popolazione. “Se in un paese di 600 abitanti – spiega – ci sono 20 giovani che decidono di iscriversi a un laboratorio di un festival cinematografico siamo sulla buona strada. Per alcuni progetti di questo genere ho messo a disposizione la videocamera con cui ho girato Oil. E l’ho fatto molto volentieri, perché ho visto la risposta e l’entusiasmo di questi ragazzi di Martis”. Mazzotta ha spiegato che dopo il festival sarà ancora in Sardegna per qualche giorno, per dedicarsi alla presentazione dell’ultimo lavoro ‘L’aria di Elmas’. Poi tornerà a vivere all’estero. “La mia idea è quella di favorire un collegamento tra il festival di Martis e altre realtà simili presenti in tutto il mondo, in modo da creare una rete internazionale”.

I film selezionati quest’anno sono quattro cortometraggi, sette documentari, un film sperimentale e cinqueaAnimazioni. Le giurie sono tre, mentre i premi ammontano in totale a 3000 euro. Alla migliore animazione andranno 500 euro, assegnati dalla giuria costituita dal pubblicitario Marco Corbani e dal regista Pete Bishop. Il miglior cortometraggio si aggiudicherà un premio di 500 euro e il miglior documentario uno di 1500 euro: entrambe le categorie saranno giudicate dall’inviato speciale Rai Alberto Calvi, dal regista indipendente Paolo Pisanelli e dalla produttrice Serena Gramizzi. C’è poi la giuria Isde-Medici per l’ambiente, presieduta dal medico radiologo e presidente dell’Isde Sardegna Vincenzo Migaleddu, che metterà a disposizione un premio di 500 euro. Anche la Consulta Giovanile di Martis e il WWF Sezione Sassari assegneranno, rispettivamente, un premio e una menzione Speciale. Previsto anche un riconoscimento assegnato dal pubblico.

Anche quest’anno il festival propone numerosi eventi collaterali, tra cui un viaggio sul trenino verde dell’Arst nella tratta Martis-Tempio. Nel programma (disponibile per intero sul sito www.lifeafteroil.org) ci sono workshop sulla terra cruda, sulla mobilità green e anche sull’uso terapeutico e industriale della canapa. Tra gli eventi più importanti, c’è da segnalare un interessante laboratorio condotto dall’inviato Rai Alberto Calvi, a margine della proiezione della docu-fiction ‘Ilaria Alpi – L’ultimo viaggio’ (8 agosto alle 23.30). Alberto Calvi ha lavorato a lungo con la giornalista del Tg3 prima della sua misteriosa morte a Mogadiscio: per questo motivo ha accettato di spiegare al pubblico del festival i rischi e le responsabilità di un giornalista inviato nelle zone di conflitto.

Il festival è nato nel 2014 dalla collaborazione avviata tra Massimiliano Mazzotta e l’amministrazione comunale di Martis in nome della tutela dell’ambiente. Martis è sicuramente un piccolo centro ma sa cosa significa alzare la voce: a partire dal 2013 ha guidato l’opposizione di tutti i comuni dell’Anglona contro un faraonico progetto di trivellazione del suolo.

Michele Spanu

Twitter @MicheleSpanu84

 

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