Villacidro, incendiata l’auto della sindaca: “Non mi fermeranno”

Ancora amministratori nel mirino, ancora attentati e intimidazioni ai danni di sindaci. Dopo la busta con quattro cartucce calibro 12 e una lettera con parole offensive inviata al primo cittadino di Siniscola Gian Luigi Farris di venerdì mattina, durante la notte è stata presa di mira la sindaca di Villacidro, Marta Cabriolu, qualcuno ha incendiato la sua auto. La vettura è stata gravemente danneggiata.img_3811
L’episodio, secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, è avvenuto intorno alle 2.30 in via della Libertà. La Ford Fiesta intestata alla prima cittadina era parcheggiata poco distante dalla sua abitazione. Qualcuno ha appiccato il rogo sul cofano, proprio davanti al parabrezza ed è fuggito.

Le fiamme hanno velocemente avvolto il vano motore. Alcuni vicini di casa della sindaca si sono accorti dell’incendio e hanno fatto scattare l’allarme. Gli stessi vicicini sono scesi in strada per domare le fiamme. In pochi minuti sul posto sono arrivati i carabinieri del Nucleo operativo Radiomobile della Compagnia di Villacidro e i vigili del fuoco di Sanluri che hanno domato il rogo e messo in sicurezza l’area.
L’intervento tempestivo di residenti, carabinieri e pompieri ha evitato che l’auto andasse completamente distrutta. I danni sono comunque ingenti.

I vigili del fuoco, a quanto pare, non avrebbero trovato evidenti tracce di acceleranti, ma il rogo è certamente di natura dolosa visto che la Ford Fiesta è nuova. Probabilmente i malviventi hanno utilizzato della diavolina o del liquido infiammabile senza lasciare sul posto il contenitore. I carabinieri della Compagnia di Villacidro, coordinati dal capitano Valerio Cadeddu,  hanno avviato le indagini. Un lavoro non facile visto che in zona non ci sono telecamere.

A poche ore dall’incubo, la sindaca ha rilasciato le prime dichiarazioni sulla sua pagina Facebook con un lungo post: “Sto subendo da mesi attacchi di ogni genere, insulti, calunnie, bestemmie. Le subisco perché oggi pare che non si possa essere sindaco pensando di poter avere il rispetto delle persone; lo si è solo quando si è disposti a subire. E una cosa posso dirvi, io continuerò a combattere, con ancora più forza di prima, non mi fermerete con gli insulti, né bruciandomi la macchina”.

“Ieri sera ero sconvolta – racconta all’Ansa la sindaca – sono rientrata a casa e ho scritto quel lungo messaggio di condanna. Volevo dire ai miei cittadini che il sindaco non si arrende, episodi di questo genere servono a rafforzarmi. Sono orgogliosa di quello che faccio e non accetto che, grazie a episodi con quello avvenuto durante la notte, si pensi che Villacidro sia fatto di persone che bruciano auto o minacciano. Villacidro è un pase di persone leali, di cittadini onesti e non possono essere certi omucoli a far cambiare idea”. Sulle ragioni dell’intimidazione la prima cittadina non scarta alcuna ipotesi. “Se ne possono fare tante – sottolinea – il malcontento è cominciato da quando sono stata eletta. Di sicuro si vive un periodo di crisi e di malcontento generale, ma può anche essere che il gesto sia riconducibile alla mia attività politica. A Villacidro stiamo attuando un cambiamento molto forte coinvolgendo la popolazione. Abbiamo la fiducia dei cittadini , c’è tanta partecipazione”.

L’attentato incendiario è avvenuto poche ore dopo una scelta importante fatta da sindaco, Giunta e maggioranza: è stato revocato l’incarico di presidente del Consorzio industriale di Villacidro. “Non voglio minimamente pensare che una scelta di una maggioranza possa poi determinare un atto intimidatorio nei miei confronti – ribadisce – saranno gli investigatori a stabilire le ragioni dell’intimidazione”.

 

Manuel Scordo

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