Via libera al telelavoro, in Regione due anni di sperimentazione

Il telelavoro viene introdotto in via sperimentale e in modo graduale nell’amministrazione regionale. Lo ha deciso la Giunta con l’approvazione della delibera presentata dall’assessore del Personale Gianmario Demuro. In questa prima fase il telelavoro riguarderà dipendenti con gravi problemi di salute o con esigenze di assistenza a familiari affetti da gravi patologie.

L’obiettivo è quello di ridurre i disagi dei diretti interessati e, allo stesso tempo, garantire la funzionalità e l’organizzazione dell’attività amministrativa. La sperimentazione, che non prevede costi aggiuntivi a carico della Regione, coinvolgerà un numero massimo di 20 lavoratori scelti, tra coloro che ne fanno richiesta, dalla Direzione del Personale.

Per ogni progetto sperimentale deve essere indicata la durata, per un periodo sino a 6 mesi, eventualmente rinnovabile sino a un massimo di 24 mesi complessivi. In questa fase, che avrà una durata di due anni, i progetti saranno monitorati con una verifica dei risultati ottenuti in vista dell’introduzione permanente del telelavoro nell’amministrazione regionale.

“Lo strumento del telelavoro, favorito dalla continua evoluzione delle tecnologie informatiche, – sottolinea l’assessore Demuro – costituisce una modalità di occupazione flessibile che apre la strada a soluzioni organizzative in grado di migliorare la qualità delle prestazioni e di provocare un incremento della produttività attraverso l’ottimizzazione delle risorse umane”. La Regione darà subito corso a un progetto pilota di contratto di telelavoro presentato dalla Direzione della Protezione Civile.

 

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