Vertenza Aias, Randazzo: “Entro il 10 giugno sarà pagata una mensilità”

“Vorrei tranquillizzare i nostri dipendenti, confermando che entro il 10 giugno verrà pagata una mensilità e che nel mentre cercheremo di recuperare gli stipendi arretrati confidando negli impegni presi dalla classe politica in sede di audizione in commissione Sanità”. Lo ha detto il presidente dell’Aias, Anna Paola Randazzo nel corso dell’assemblea dei soci, svoltasi questa sera. Durante la discussione si è analizzata la difficile situazione economica, causata dal mancato pagamento delle prestazioni contabilizzate alle Asl e del difficile recupero di ingenti somme legate ai contenziosi pregressi, ora in fase di azione esecutiva da parte dei legali dell’Aias.

All’assemblea hanno partecipato circa 200 delegati da tutta la Sardegna, in rappresentanza dei 1.960 soci della Associazione italiana assistenza spastici. Il direttore amministrativo, Vittorio Randazzo, ha voluto ricordare il contenuto dell’intervento in commissione Consiliare dove ha evidenziato la necessità di regolamentare l’applicazione dell’art. 1676 che prevede il pagamento diretto da parte delle Asl ai dipendenti dell’Aias che ne facciano richiesta. Attraverso i propri legali, “si è chiesto alla Regione di emanare un provvedimento che regolarizzi l’applicazione di tale procedura, salvaguardando così il servizio sanitario essenziale che viene erogato nelle strutture Aias, evitando che l’importo delle fatture venga integralmente utilizzato per pagare i dipendenti che attivano l’articolo a scapito della copertura dei costi del servizio e ovviamente dei loro colleghi che non ne fanno richiesta”.

L’Aias, pochi mesi fa, è stata coinvolta nell’inchiesta sui presunti maltrattamenti avvenuti nella sede di Decimomannu, nel Cagliaritano.

La posizione di Michele Piras (Sinistra italiana). “Ritengo vergognosa e gravissima la situazione in cui si trovano i 1.300 dipendenti dell’Aias Sardegna, la maggior parte di loro senza stipendio da novembre ed altri addirittura da settembre”, lo ha dichiarato il deputato Michele Piras (Sinistra italiana) il quale ha annunciato che la settimana prossima invierà una lettera ai ministri del Lavoro, Giuliano Poletti, e della Salute, Beatrice Lorenzin, “affinché si attivino immediatamente, ognuno per le proprie competenze, per risolvere immediatamente questa insostenibile vertenza”. “Parliamo di centinaia di famiglie costrette a rinunciare ai beni essenziali, impossibilitate al pagamento delle utenze e private della loro dignità – ha precisato Piras – questa situazione va avanti ormai da troppo tempo. Già nel 2013 interrogai l’allora ministro del Lavoro, senza peraltro ricevere risposta”.

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