Veleni Portovesme, aperto il processo Eurallumina. Sit-in ambientalisti

Si è aperto davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari il processo ai vertici di Eurallumina, azienda di Portovesme. Gli imputati, l’Ad Vicenzo Rosino, di 66 anni, di Portici, e il direttore dello stabilimento Nicola Candeloro, di 65, di Francavilla a Mare, sono accusati di disastro ambientale e traffico illecito di rifiuti, in alcuni casi speciali e pericolosi. Il giudice Sandra Lepore oggi ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile dell’associazione ambientalista Wwf. L’udienza è stata aggiornata quindi a metà luglio. Già nel corso dell’udienza preliminare, il gup Lucia Perra aveva ammesso come parti civili nove cittadini del Sulcis, in parte agricoltori, e la Confederazione sindacale sarda, assistiti dall’avvocato Riccardo Schirò. Ammessa anche l’associazione dei Consumatori Sardegna, tutelata dal legale Filippo Viola. Il 14 luglio, superate le eccezioni preliminari, il pm Marco Cocco contesterà ai due rinviati a giudizio, entrambi difesi dagli avvocati Luigi Concas, Pierluigi Concas, Carlo Sotgiu e Francesco Tonellotto, le imputazioni e potrà quindi convocare i primi testimoni dell’accusa anche se vi è il rischio che il dibattimento possa slittare ulteriormente se verrà confermata la notizia del trasferimento ad altro tribunale del giudice designato.

Durante il processo una cinquantina di ambientalisti e cittadini del Sulcis Iglesiente hanno manifestato davanti al Palazzo di Giustizia. “Sosteniamo le parti civili che si sono costituite – ha detto in una conferenza stampa improvvisata Angelo Cremone, che ha organizzato la manifestazione assieme all’Associazione consumatori Sardegna, la Confederazione sindacale sarda, Sardegna pulita e il gruppo dei Carlofortini preoccupati – si tratta di una quindicina di cittadini di Portoscuso, compresi molti agricoltori. Vogliamo segnalare che in quella zona ci sono persone e varie donne con gravi malattie e vogliamo testimoniare quanto sia ormai in crescita il fenomeno dell’insorgenza di gravi malattie legate in molti casi alla presenza di grande inquinamento”. Ormai da tempo gli ambientalisti stanno partecipando, con manifestazioni all’esterno del Tribunale, ai vari processi che vedono imputate alcune aziende del Sulcis chiamate a giudizio per gli illeciti smaltimenti di scarti di lavorazione o altri materiali inquinanti.

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