Tuvixeddu, pignoramento da 125 milioni di euro a carico della Regione

Un pignoramento da 125 milioni di euro a carico dell’amministrazione regionale. E’ stato chiesto e ottenuto dalla società Coimpresa dell’imprenditore Gualtiero Cualbu per il mancato pagamento del risarcimento di 77,8 milioni di euro stabilito dal collegio arbitrale in relazione alla vicenda di Tuvixeddu.

La somma pignorata dall’ufficiale giudiziario è superiore a quella decisa dal collegio arbitrale perché in casi del genere la legge stabilisce che venga sottoposta a vincolo giudiziario una somma superiore del 50% rispetto a quella dovuta. La notizia, che appare oggi su L’Unione Sarda, è stata diffusa dall’ex assessore alla Programmazione Alessandra Zedda e confermata dalla società immobiliare.

E’ una nuova tappa di una lunghissima controversia originata da un accordo di programma siglato nel 2000 dalle amministrazioni di centrodestra che guidavano il comune di Cagliari (sindaco Mariano Delogu), dalla Regione (presidente Mario Floris) e appunto da Coimpresa. L’ìaccordo prevedeva la possibilità per Coimpresa di realizzare, nei 48 ettari dell’area di Tuvixeddu e Tuvumannu, a ridosso della necropoli punica, un parco archeologico, strade, ville e palazzi.

Il contenzioso era nato quando nel 2006 la giunta regionale guidata da Renato Soru si era opposta al progetto affermando che l’area di Tuvixeddu, per il suo valore archeologico e paesaggistico, andava tutelata. Quindi il sequestro del cantiere, il blocco dei lavori e infine, dopo anni di discussioni e trattative, la decisione di affidare la risoluzione della controversia a un lodo arbitrale. La decisione, assunta nel maggio dell’anno scorso, è stata notificata a novembre. La Regione ha chiesto una sospensiva che non è stata accolta. Quindi la decisione è diventata esecutiva. Ma il pagamento non è arrivato e per questo i legali di Coimpresa hanno presentato l’istanza di pignoramento.

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