Traffico internazionale di droga, condannati otto presunti capibanda

Sedici anni di carcere per uno dei presunti capibanda e altre sette condanne tra i sei anni e otto mesi e i 14 anni di reclusione. È la sentenza disposta dal gup del tribunale di Cagliari Roberto Cao al termine del processo con rito abbreviato alla presunta banda specializzata nel traffico internazionale di droga sgominata da un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia e condotta dagli uomini del nucleo investigativo della Compagnia di Cagliari.

La condanna più pesante è stata inflitta a Marco Cadeddu, 16 anni di reclusione, due in più rispetto a Stefano Ledda (14), otto anni di carcere rispettivamente a Stefano Corda e Roberto Brughitta, mentre Luca Mascia, Daniele Armante e Enrico Uda sono stati condannati a 7 anni e 4 mesi. Maurizio Cadeddu infine dovrà scontare sei anni otto mesi di carcere. Il giudice nell’udienza preliminare ha dunque confermato l’esistenza di una organizzazione a delinquere guidata da Cadeddu e da Ledda. La posizione dell’altro presunto capobanda, Albino Portoghese, invece è stato stralciato perché non ha chiesto il rito abbreviato e verrà processato a dibattimento. Il giudice ha anche disposto la confisca, dunque l’acquisizione al patrimonio dello Stato, di 11 immobili: cinque sono negozi. Un patrimonio di oltre 1 milione di euro a cui si aggiungono una società per il noleggio di auto e altri beni. L’intera inchiesta era stata coordinata dal sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia Alessandro Pili che aveva fatto scattare gli arresti cautelari, dopo l’ordine del gip, A novembre del 2015 nel corso di un’operazione ribattezzata dei carabinieri Toro e Rambo.

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