Droga dalla Spagna alla Sardegna, maxi operazione dei carabinieri

La compravendita di un appartamento in realtà era la trattativa per l’acquisto di una partita di droga. “Duecentomila euro per la firma del notaio e poi il denaro per l’intermediario”, erano questi i termini utilizzati dal gruppo criminale specializzato nel traffico di hascisc dalla Spagna all’Italia, e poi dal Piemonte alla Sardegna, smantellato oggi dai carabinieri del Comando provinciale di Cagliari. L’operazione è stata denominata ‘Sacro e profano’, poiché lo spaccio della droga avveniva anche in piazza Sacro Cuore a Quartu. I carabinieri si sono mossi intorno alle 5.30 di questa mattina tra Cagliari, Sassari e Torino: l’operazione ha impegnato ottanta militari con l’ausilio del nucleo elicotteri e delle unità cinofile. Sono state eseguite cinque misure cautelari, con l’accusa di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti. In contemporanea, sono state eseguite quattordici perquisizioni domiciliari nelle province di Cagliari e Sassari. Nella disponibilità della banda, anche un’arma da guerra – una “pistola mitragliatrice”, come hanno spiegato i carabinieri – sequestrata nel 2014, all’avvio delle indagini.

In carcere sono finiti Fabrizio Serra, 47 anni, di Quartu Sant’Elena e il coetaneo Raffaele Giordano, nato a Castellamare di Stabia e residente a Candiolo, in provincia di Torino. Arresti domiciliari per Andrea Sanna, 43 anni, cagliaritano, domiciliato a Nichelino (Torino). Obbligo di dimora invece per Efisio Mattana, 50 anni, residente a Quartu e Fernando Ferrari, 39enne, residente a Nichelino.

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All’avvio delle indagini, partì una prima operazione, tra il 2014 e il 2015, che portò all’arresto di 16 persone tra corrieri e spacciatori e furono sequestrati complessivamente 278 chili di hascisc e 2,7 chili di marijuana. Il giro d’affari è stato stimato in due milioni di euro. Il blitz di oggi è il capitolo conclusivo dell’indagine condotta, coordinata dal maggiore Valerio Cadeddu (a sinistra nella foto, insieme con il comandante del Norm di Quartu Giovanni Russo), su input della Stazione di Selargius che ha consentito di individuare il traffico di hascisc dalla Spagna, in particolare Barcellona, passando per Torino – base operativa di Raffaele Giordano, considerato il vertice del gruppo – fino ad arrivare in Sardegna, a Cagliari e Sassari.

 

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