Tossilo, fondi statali e regionali per il revamping dell’inceneritore

Il revamping dell’inceneritore di Tossilo sarà finanziato con risorse statali e regionali, non più con fondi europei. La decisione della giunta Pigliaru risale allo scorso 23 dicembre, come attesta la delibera – resa pubblica solo ieri – che riassegna all’impianto della piana di Macomer i venti milioni di euro stornati a fine novembre.

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Insomma, vista l’impossibilità di utilizzare i fondi di Bruxelles, la Regione ha cercato nuove linee di finanziamento per l’opera, trovandole nei capitoli di spesa della Finanziaria 2015 dedicati alla realizzazione di “Interventi previsti dal piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti – interventi volti alla bonifica dei siti inquinati e alla gestione integrata dei rifiuti”.

Il finanziamento è così suddiviso: 4,9 milioni arrivano dalla Regione, mentre 15,2 milioni di euro provengono dalle casse statali. Fanno, dunque, la parte del leone i denari dello Stato, peraltro già annoverati tra le entrate del bilancio regionale alla voce “Risanamento ambientale”. In sintesi: quei 20 milioni erano già stati destinati alla gestione dei rifiuti o alla bonifica dei siti inquinati (operazioni, queste, che dunque non verranno effettuate con quelle risorse). Solo che non si capisce cosa c’entri Tossilo con il risanamento ambientale, “etichetta” sotto la quale i 15 milioni dello stato sono stati registrati in entrata.

La cancellazione dei finanziamenti europei di fine novembre non ha, dunque, avuto nessuna ripercussione sull’intervento: appena un mese dopo, la giunta ha rimesso mano al portafoglio. Non c’è, allora, nessun cambio di volontà da registrare, nonostante la (vana) richiesta di congelare il progetto indirizzata dai consiglieri di maggioranza alla giunta lo scorso maggio. Almeno fino a quando uno studio epidemiologico non avesse fatto luce sulla condizione sanitaria della popolazione del Marghine. E un nuovo Piano di gestione dei rifiuti approvato dall’assemblea regionale. Questi i due punti dell’ordine del giorno votato dai consiglieri della coalizione al governo.

Nel frattempo, un primo screening sullo stato di salute dei residenti del Marghine è stato realizzato dal Registro Tumori di Nuoro. E il risultato non è per niente confortante, anzi: nel distretto sanitario di Macomer, l’incidenza delle patologie tumorali è risultata la più alta tra quelle rilevate nelle aree della provincia di Nuoro e dell’Ogliastra. Coincidenza curiosa: il rapporto del Registro Tumori è stato pubblicato lo stesso giorno in cui la giunta ha reperito i nuovi fondi per il revamping dell’inceneritore di Macomer. Ovvero l’antivigilia di Natale.

Sulla vicenda interviene anche Franca Battelli dell’associazione Zero Waste Sardegna: “Nonostante i risultati emersi dall’indagine del Registro Tumori, si continua imperterriti a puntare sull’inceneritore di Tossilo. Al contrario, i risultati dell’indagine sanitaria e la mancata concessione dei finanziamenti europei avrebbero potuto aprire un momento di confronto sui temi del riciclo e del recupero dei rifiuti”.

Piero Loi

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