Terna lascia Cagliari, la protesta: “Rete elettrica sarda gestita dal Piemonte”

Nello scorso mese di maggio Terna, la rete nazionale per la trasmissione di energia elettrica, ha presentato un progetto nazionale di ristrutturazione nel quale è prevista la chiusura del Centro di Controllo di Cagliari, che oggi governa e mantiene in equilibrio l’intera rete elettrica isolana di Alta tensione, con il contestuale trasferimento delle funzioni a Torino.

Al riguardo, in diverse occasioni, tutte le organizzazioni sindacali di categoria hanno rappresentato lo sconcerto e l’indignazione dei lavoratori, sia attraverso note stampa rivolte all’opinione pubblica, sia attraverso la sensibilizzazione delle istituzioni regionali interessate.
Il sindacato sardo ha denunciato che la rete elettrica sarda non può essere gestita dal Piemonte (insieme all’intera rete del nord ovest d’Italia), ha precisato che la nostra rete è stata sempre gestita con modalità dedicate e differenti dal resto della rete nazionale, modalità che ancora oggi sono invece volutamente ignorate da Terna.
Probabilmente Terna punta al solo risparmio economico, mettendo in secondo piano le garanzie di tenuta in sicurezza delle Rete Sarda.

Queste considerazioni sono state fatte proprie dalla Commissione Industria del Consiglio Regionale, che il 9 Luglio scorso, a conclusione di un’audizione con la Dirigenza Nazionale di Terna, ha adottato all’unanimità una risoluzione, per chiedere l’intervento del Ministero dello sviluppo Economico e del Governo nazionale al fine di evitare conseguenze negative sulla sicurezza della rete elettrica sarda.

La Segreteria Regionale Filctem-CGIL denuncia all’opinione pubblica che sino alla data odierna nessuno si è mosso, ne la Dirigenza Nazionale di Terna e neppure il Governo, per cui riteniamo che si renda opportuno in merito a questa vertenza un intervento ulteriore della Giunta Regionale.
Da parte nostra, se non dovessero pervenire riscontri in tempi brevi, ci impegniamo a concordare con le altre organizzazioni sindacali di categoria quelle iniziative unitarie che possono essere assunte per sviluppare una maggiore sensibilizzazione su questo problema.

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