Sull’inceneritore di Macomer è scontro tra sindaco e Ordine dei medici

Solo pochi giorni fa, sulla realizzazione dell’inceneritore di Tossilo il sindaco di Macomer Antonio Succu era stato chiaro: “Avanti tutta”. Oggi arriva la risposta del presidente dell’ordine dei medici di Nuoro Alain Serru. “Quello di Succu è falso ottimismo, purtroppo ci si trincera sempre dietro la questione dei posti di lavoro, che nel caso dell’inceneritore di Macomer diventa letteralmente un tappetto sotto il quale mettere le ceneri”. Di recente, il sindaco si era anche spinto oltre, accusando di terrorismo la società scientifica Isde – Medici per l’ambiente. “Capiamo che un medico prestato alla politica debba rispondere ad alcune logiche di certa politica – si legge nel comunicato che porta in calce la firma congiunta dell’Ordine dei medici e dell’Isde – Medici per l’ambiente – ma siamo ben consapevoli che chi esercita la professione con finalità sociali, anche da politico, risponde alla comunità tutta e non ad una piccola parte di essa o a interessi particolari”, precisa Domenico Scanu, responsabile della medicina dell’ambiente per l’Ordine dei medici.

Insomma, per i medici della provincia non ci sono in ballo solo i 40 milioni di euro di investimento e i posti di lavoro che l’inceneritore potrebbe generare, ma “problemi di carattere sanitario che non possono essere affrontati all’acqua di rose”. Secondo Serru, per inciso, “più posti di lavoro potrebbero essere creati con meno soldi tramite grazie a metodi di gestione dei rifiuti alternativi all’incenerimento”.

Al centro della contesa, dunque, la verità scientifica sulle condizioni di salute della popolazione residente a Macomer e dintorni, che per Succu è tale da autorizzare l’intervento di revamping dell’inceneritore di Tossilo. “Prova ne sono i dati relativi alla mortalità, da considerare confortanti, e alla mortalità per tumori, in aumento ma pur sempre inferiori a quelli di Nuoro e Ottana, forniti da uno studio condotto dall’Asl (su richiesta dello stesso Succu, ndr) e i bassi tassi di malattie respiratorie e patologie cardiovascolari riscontrati nell’area”, ha detto Succu nel corso di una recente conferenza stampa indetta insieme ai sindaci di Borore, Dualchi e Bolotana a cui hanno partecipato anche il Presidente della Tossilo S.p.A. Giovanni Demontis e due rappresentanti dei sindacati. Che di recente hanno sollecitato a mezzo stampa l’autorizzazione del Savi al nuovo inceneritore.

Al contrario, per Isde e Ordine dei medici, nell’ambito di un analogo studio, il Centro epidemiologico della Asl ha già accertato la presenza di diossine nel distretto di Macomer. In secondo luogo, il confronto tra i dati del triennio 2011-2013 con il quadriennio 2006-2009, fa segnare un netto aumento (+ 9,38%) del tasso di mortalità per tutte le cause. È poi sempre l’Asl a certificare come nel distretto di Macomer, in termini relativi, i tumori mettano più vittime oggi rispetto al periodo di osservazione 2000-2003 tra uomini e donne rispettivamente del 2,69% e del 5,39%. Trend analogo per le patologie del sistema cardio-circolatorio un valore più alto nel distretto di Macomer rispetto agli altri distretti presi in esame con un +2,63.

“È evidente – conclude il presidente di Isde – Medici per l’ambiente – che l’analisi svolta dal centro epidemiologico dell’Asl presenta limiti di carattere metodologico, perché non sono state utilizzate standardizzazioni e correttivi impiegati in altri studi, come il rapporto Sentieri, tuttavia si tratta di dati che destano preoccupazione”.

Piero Loi

 

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