Stadio di Is Arenas, si riparte: a breve piano operativo del Comune di Quartu

Stadio di Is Arenas, si riparte da zero. Il Comune di Quartu farà partire a breve il suo piano operativo per il terreno di gioco che per una stagione ha ospitato la serie A. Lo annuncia, con una nota, la stessa amministrazione comunale. Il progetto prevede il bando per il progetto di demolizione della tribuna, l’abbattimento stesso e infine il ripristino dello stato dei luoghi. “La ricostituzione della legalità viene considerata dall’attuale amministrazione una priorità – si legge nella nota – propedeutica alla firma di una nuova convenzione”. Porte aperte al Cagliari. “Nella prospettiva della ristrutturazione dello stadio Sant’Elia, il cui progetto sarà a breve presentato al Comune del capoluogo – continua il Comune – il sindaco Stefano Delunas ha già più volte espresso la volontà di addivenire a una nuova intesa col club, perché la massima espressione sportiva isolana possa tornare a Quartu durante i lavori”. Alcune precisazioni. “Lo stesso Comune intende però sottolineare che la struttura non è ancora nelle sue disponibilità. La convenzione a suo tempo firmata con il Cagliari Calcio includeva infatti il ripristino dello stato dei luoghi a spese del club alla scadenza della stessa, datata 20 maggio. Il contratto stesso prevedeva inoltre la manutenzione ordinaria delle aree adiacenti allo stadio, nonostante l’Amministrazione, per ragione di decoro, abbia spesso provveduto in merito, compatibilmente con la presenza di sufficiente forza lavoro, attraverso il personale delle Estreme Povertà”. E ancora: “In seguito alla dichiarazione di inadempienza da parte dell’Amministrazione – prosegue la nota di via Porcu – la società rossoblù ha presentato ricorso, con il conseguente ulteriore protrarsi dei tempi e delle azioni volte alla risoluzione del problema. Sinora non si è quindi potuto intervenire per via dei vincoli posti dalla magistratura, ma la svolta è imminente, visto che la prossima settimana è in programma l’immissione in possesso tra i beni comunali”.

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