Due giovani donne siriane, una delle quali incinta ed una bambina di meno dieci anni sono state bloccate ieri sera nell’aeroporto di Cagliari-Elmas mentre tentavano di imbarcasi, con passaporti falsi, su un volo diretto in Inghilterra. Da quanto si è appreso si trovavano da alcuni giorni a Cagliari ed erano arrivate dalla Germania. Quando si sono presentate agli imbarchi sono state controllate dalla Polaria che si è accorta dei documenti falsi. In aeroporto sono arrivati gli agenti della Digos e dell’Ufficio stranieri che hanno avviato gli accertamenti. Dalle verifiche è emerso che erano arrivate dalla Germania passando, a quanto pare, dall’aeroporto di Milano. Sono rimaste qualche giorno nel capoluogo sardo prima di decidere di ripartire. I passaporti fasulli sono stati sequestrati e le donne denunciateper ricettazione e uso di documenti falsi. Ora sono in corso le indagini per stabilire dove abbiano recuperato i documenti. Non si può escludere, comunque, che le siriane chiedano asilo.
Da quanto si è appreso, le due nelle borse nascondevano nelle borse i loro veri passaporti siriani, ma hanno mostrato ai controlli due passaporti bulgari. Prima è stata fermata la donna con la bambina di 7 anni, poi l’altra giovane incinta. Gli agenti della Polaria si sono subito accorti che quei passaporti avevano alcune anomalie. Hanno quindi deciso di approfondire il controllo scoprendo che erano rubati. Messe alle strette le due giovani donne hanno dichiarato di essere siriane e hanno mostrato i loro veri passaporti. Hanno raccontato la loro storia: avevano fatto richiesta di asilo politico in Germania, ma non hanno atteso il ricollocamento previsto dalle quote. Hanno comprato i passaporti falsi e girato in diversi stati d’Europa, tra cui Grecia, Spagna, Germania, alla ricerca di un piccolo aeroporto da cui partire per l’Inghilterra dove volevano arrivare. Il tentativo è stato fatto a Cagliari, ma non hanno passato i controlli.