A scuola in ambulanza: polemica a Sassari sul servizio per disabili

Fa discutere a Sassari il nuovo appalto per il trasporto dei ragazzi con disabilità nelle scuole superiori sassaresi: la Provincia ha affidato il servizio, per la tratta Sorso – Sennori, a una cooperativa che utilizza ambulanze o pulmini con sembianze da ambulanza per andare a prendere gli studenti a casa ed accompagnarli a scuola e ritorno.
“In ambulanza. A scuola in ambulanza. Tecnicamente potrebbe anche essere tutto normale, le ambulanze sono mezzi attrezzati per il trasporto di persone disabili con conducente – scrivono Francesca Arcadu e Veronica Asara in un comunicato condiviso dalle associazioni Sensibilmente Onlus, Uildm Sezione di Sassari, Abc Sassari Comitato famiglie per la 162, Anpa Sardegna Onlus, Aima Sassari, Afarp Sassari Ufha Unione Famiglie Handicappati, Uici Sassari, Anmic Sassari. – Quello che a noi appare gravissimo è che sia considerato normale che a gestire una parte del servizio sia una cooperativa che si occupa di emergenza e 118, che lo faccia con ambulanze e non con normali pulmini multiposto attrezzati. Il tutto con personale vestito da servizio di ambulanza, pettorine e abbigliamento connesso. Che tanto tra disabilità ed emergenza c’è sempre un legame inscindibile, no?
Quello che appare grave è che per un ragazzo o una ragazza con disabilità che va alle scuole superiori possa essere considerato normale arrivare davanti all’istituto scolastico con zainetto e giubbotto, scendere dalla ambulanza ed incontrare i compagni, il tutto tra gli sguardi attoniti dei compagni di scuola.
Questa cosa è pericolosissima e grave per l’equilibrio interiore dei ragazzi e delle ragazze disabili, che si vedono medicalizzati ed ancora più allontanati dal gruppo dei pari. Gli effetti negativi sono stati già percepiti da diversi genitori. Questa cosa vanifica mille sforzi di inserimento e integrazione fatti ogni giorno a scuola e fuori dalla scuola, come si fa a non capirlo?
Vogliamo pensare che sia un fatto momentaneo, un errore di valutazione, che qualcuno sbadatamente non abbia riflettuto sulla portata di relazione e mancata inclusione di questa scelta e che si sia ancora in tempo per cambiare, perchè giustamente molte famiglie di fronte a questa assurdità stanno scegliendo di rinunciare al servizio, pur di non costringere i loro figli ad una mortificazione del genere”.

La denuncia si chiude con una richiesta alla Provincia di Sassari: “Chiediamo precisazioni su questo increscioso fatto e di intervenire quanto prima per una celere risoluzione, ricordando che il servizio di trasporto scolastico è un diritto esigibile strettamente legato al diritto allo studio; non tutte le famiglie infatti, potrebbero essere nelle condizioni di rinunciarvi e non per questo devono trovarsi costrette ad utilizzare un servizio a nostro avviso discriminatorio e potenzialmente dannoso per le condizioni psicofisiche di studenti già provati da una disabilità”.

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