Il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda conta di pubblicare entro questa o la prossima settimana il decreto per la Carta nazionale per le aree potenzialmente idonee al deposito nucleare di superficie. “Assolutamente sì”, ha risposto ai cronisti che, a margine del Rapporto Gse, gli chiedevano se ce la farà: “Conto di fare il decreto tra questa e la prossima settimana”. La decisione è attesa con ansia anche in Sardegna, da sempre ritenuta tra le regioni più idonee ad ospitare il deposito, per le caratteristiche del territorio, soprattutto in relazione alla scarsa sismicità.
L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha trasmesso ai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico il suo parere su di un aggiornamento della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee per localizzare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi (Cnapi). La Carta è stata predisposta dalla Sogin, la società incaricata della dismissione degli impianti nucleari e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi. La Sogin, ha spiegato l’Ispra sul suo sito il 5 marzo scorso, ha fatto alcune alcune modifiche alla sua proposta di Cnapi del 2015, a causa di aggiornamenti ai database usati per l’elaborazione. Queste modifiche hanno reso necessario un nuovo controllo da parte dell’Ispra. L’Istituto, dopo aver verificato e validato i risultati cartografici, ha trasmetto ai ministeri la nuova bozza della mappa delle aree idonee per il deposito di scorie nucleari, “senza formulare rilievi”. La relazione dell’Ispra è top secret, così come la proposta di mappa dei siti idonei, fino alla pubblicazione. Questa avverrà dopo il rilascio del “nulla osta” da parte dei due Ministeri.