Sassari, Sau ufficializza dimissioni da Giunta Sanna. L’ipotesi: avanti senza Pd

Come preannunciato sabato, anche l’assessora della Cultura e del Turismo, Raffaella Sau, questa mattina ha rassegnato le dimissioni. Decisione che segue quella degli assessori dell’Ambiente e dei Servizi sociali, Fabio Pinna e Monica Spanedda, nel giorno in cui a Sassari si svolge un incontro chiarificatore tra il sindaco Nicola Sanna e il Pd per scongiurare la fine anticipata del mandato. “La crisi del fine settimana mi ha spinto a questa scelta, non ho visto da parte del sindaco azioni tese a ristabilire un clima sereno”, spiega Raffaella Sau, la quale sperava che dopo l’ammutinamento di Pinna e Spanedda il sindaco chiamasse tutti a un chiarimento, ma non avendo ricevuto i segnali attesi ha tratto le conseguenze. “Si lavora in un clima poco sereno, con un’amministrazione fatta di azioni estemporanee e di mancanza di rispetto – dice – spesso noi assessori ci siamo ritrovati di fronte al fatto compiuto”. Parole durissime, in particolare rispetto alle politiche culturali e turistiche. “Nessun passo è stato compiuto rispetto ai temi che sottopongo da un anno e mezzo in tema di cultura e marketing turistico – accusa Sau – non sono stata ascoltata, non mi è stata data retta né in termini di strategia né in tema di dotazione finanziaria”. Secondo l’assessora, “nonostante la retorica, è un settore totalmente ignorato, e allora è inutile sopportare questo clima, tensioni e conflitti, senza avere strumenti per rinnovare il sistema di promozione culturale, non ho tempo da perdere”.

L’incontro col Pd. Intanto, nella sede di via Mazzini, Nicola Sanna è con il segretario provinciale Giampiero Cordedda, il segretario cittadino e assessore dimissionario Fabio Pinna, il senatore Silvio Lai, la deputata Giovanna Sanna e i consiglieri regionali Gavino Manca, Luigi Lotto e Salvatore Demontis. La frattura tra Sanna e il Pd sembra davvero grave, ma il sindaco è parso disteso e avrebbe un “piano B” per andare avanti senza il suo stesso partito e non farsi commissariare. L’ipotesi è che d’ora in poi vada a cercarsi la maggioranza in Consiglio, pratica per pratica. Il suo disegno, uno schiaffo clamoroso per il Pd, conterebbe sul sostegno di alcune frange dell’opposizione contrarie al commissariamento. È di questo avviso Giancarlo Carta di Fratelli d’Italia. “Tre mesi fa ci eravamo detti disponibili a dimetterci per andare a elezioni, a questo punto si va avanti con Nicola Sanna sino a maggio, quando si potrà votare, non lasciamo la città in mano al commissario”, dice. L’ipotesi verrebbe presa in considerazione anche da Forza Italia, dalle due liste civiche di centro e di centrodestra, “Sassari è” e “Sassari Progetto Comune”, e dai cinque piccoli partiti dell’attuale maggioranza, che esprimono un consigliere ciascuno. La pacificazione nel Pd e nella coalizione – complicatissima – passerà anche dal confronto, fissato per questa sera alle 20, tra Sanna e i consiglieri di maggioranza.

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