A Sassari in mostra i figurini di Sironi per la “Lucrezia Borgia” di Donizetti

Dopo l’esposizione a Cagliari nel palazzo del Consiglio Regionale, è stata inaugurata nella sede della Fondazione di Sardegna in via Carlo Alberto a Sassari la mostra “Sironi 1933 – I figurini per Lucrezia Borgia”, alla presenza del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, del sindaco di Sassari Nicola Sanna, della vicepresidente della Fondazione di Sardegna, Angela Mameli e del curatore Giorgio Dettori.

Il prezioso allestimento ospita la collezione completa dei figurini realizzati da Mario Sironi per la rappresentazione della “Lucrezia Borgia” di Gaetano Donizetti. Un patrimonio inestimabile custodito per anni nel palazzo del Parlamento sardo, proveniente dalla Casa del Teatro Chiappa che aveva realizzato i costumi per l’opera del celebre compositore lombardo, andata in scena nel 1933 al teatro comunale di Firenze. Nel 2003 il Consiglio regionale entrò in possesso di oltre sessanta figurini, acquistandoli da un collezionista sassarese. La florida produzione dei disegni di Sironi, arricchiti da brillanti appunti autografi, è stata ospitata per quasi quattro mesi nel palazzo del Consiglio regionale in via Roma a Cagliari e da ieri sino al 14 gennaio nella prestigiosa sede di Sassari della Fondazione di Sardegna, in via Carlo Alberto.

«Sono molto orgoglioso di presentare anche qui a Sassari la mostra che espone i figurini di Sironi realizzati per la Lucrezia Borgia – ha sottolineato il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda. L’esposizione nata da una felice collaborazione tra due istituzioni, il Parlamento sardo e la Fondazione di Sardegna, a Cagliari al palazzo del Consiglio regionale ha richiamato oltre tremila visitatori. I figurini esposti – ha spiegato il presidente – erano conservati negli archivi del palazzo come tante altre ricchezze che in questi anni abbiamo provato a valorizzare. Ciò che mi ha colpito maggiormente è la modernità dei tratti che caratterizza i bozzetti, la particolarità dei dettagli e le note a margine con la specifica dei colori e i pezzetti di stoffa che li accompagnano. È una mostra che vale la pena visitare e sono molto contento che il Consiglio regionale l’abbia voluta realizzare e che ora sia esposta anche qui a Sassari».

La consistenza artistica dell’allestimento viene esaltata dai 10 costumi scenici messi a disposizione dal Teatro Massimo di Palermo che nel 1992 mise in scena l’opera di Donizetti dedicata ad una delle figure femminili più controverse del Rinascimento con gli abiti di scena realizzati proprio partendo dai figurini di Sironi. La mostra, curata da Giorgio Dettori, è realizzata con il contributo della Fondazione di Sardegna nell’ambito del progetto AR/S Arte Condivisa in Sardegna e la collaborazione del professor Moreno Bucci, curatore dell’archivio storico del Maggio Musicale Fiorentino.

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