Balena di Platamona, al via le operazioni di recupero: lo scheletro sarà esposto

Sono iniziate questa mattina le operazioni per il recupero dello scheletro della “balenottera comune” che da novembre è spiaggiata lungo il litorale di Sorso (Sassari), tra il quinto e il sesto pettine della Marina di Platamona. Dopo un lungo rimpallo di attribuzioni di responsabilità, individuazione di fondi e di rinvii sulle procedure da adottare, il Comune di Sorso ha deciso di avvalersi degli esperti dell’Università di Sassari, il cui Dipartimento di Veterinaria aveva già eseguito un’operazione analoga negli anni Ottanta. Oggi a sovrintendere al via delle operazioni è stato il direttore del Dipartimento, Eraldo Sanna Passino. “Sono finalmente partite le operazioni, il gruppo di lavoro è molto motivato e sono contento perché le diverse squadre hanno mostrato subito uno spirito molto collaborativo – dice il professore – sia la parte tecnica, messa a disposizione dal Comune di Sorso, che le componenti scientifiche e universitarie stanno lavorando all’unisono”. Secondo Sanna Passino, “se il tempo sarà clemente, in un paio di giorni potremo renderci conto delle reali condizioni della carcassa”. Giusto in tempo per un’eventuale visita del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica, Valeria Fedeli, che lunedì mattina sarà l’ospite d’onore dell’Università di Sassari in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico. “Sarebbe bello – conclude Sanna Passino – se potesse venire qui per rendersi conto di persona del lavoro che stiamo facendo con gli studenti e con gli specialisti”. Soddisfatto anche il sindaco di Sorso, Giuseppe Morghen. “Finalmente siamo alla fase conclusiva dell’operazione – commenta – dipartimenti e amministrazione lavorano in sinergia, si stanno catalogando le parti che verranno recuperate e si cercano di smaltire le parti che non devono essere conservate”. Ci vorrà qualche giorno di lavoro, poi dopo la rimozione della balena spiaggiata da due mesi nel
litorale di Sorso, lo scheletro verrà ‘ricostruito’ ed esposto.

Nell’ultima settimana sono state le correnti, i venti e le mareggiate a dare un’accelerata alla vicenda, separando lo scheletro dagli altri resti del cetaceo, che si sono dispersi in mare. “Abbiamo realizzato uno schema generale dello scheletro della balena e abbiamo fatto delle altre schede comparative, per poter catalogare tutti i reperti recuperati e compiere una valutazione oggettiva di cosa manca – spiega il direttore del Dipartimento Eraldo Sanna Passino – per cominciare a pensare a come ricostruire la balena di Platamona”. I resti in putrefazione saranno sepolti secondo precise procedure ambientali in un terreno già individuato nella zona industriale di Sorso. Il Comune di Sorso è già all’opera per individuare il punto migliore dove esporre i resti e farne un’attrazione anche dal punto di vista turistico. “Oggi finisce una storia – conclude infatti il sindaco Morghen – e ne inizia un’altra altrettanto importante sul piano scientifico e didattico”.

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