Sassari, sabato cinquecento antifascisti in piazza contro Casapound

Sono scesi in piazza per manifestare contro i nuovi movimenti di ispirazione fascista, accusati dell’aggressione avvenuta due settimane fa all’interno del circolo culturale ‘S’Idea Libera’: cinquecento persone si sono radunate sabato pomeriggio in piazza Sant’Antonio, a Sassari, per dire no al fascismo.

“Sabato 11 marzo, mentre si svolgeva una cena a sostegno dei popoli del Donbass vittime di una guerra finanziata dall’Unione Europea tre compagni del collettivo e alcuni amici sono stati attaccati con spranghe e cinghie da componenti e simpatizzanti di CasaPound Sassari – si legge nel comunicato diffuso da S’Idea Libera. – Al giorno d’oggi capita spesso, quando ci si dichiara antifascisti, di essere etichettati come fanatici ancora a caccia di vecchi fantasmi. Per molti il fascismo è scomparso nel ’45, e non è altro che uno dei tanti argomenti del libro di storia da studiare a malavoglia. Forse ci si aspetta che i fascisti marcino per strada con la camicia nera, manganellando qua e là a casaccio; magari li si immagina in bianco e nero, come nei documentari alla tv: invece i nuovi fascisti, con la faccia lavata ed i vestiti nuovi, si presentano poi nei nostri quartieri con finti obiettivi sociali e di volontariato, è così che Casapound cerca di creare consenso attorno a sé”.

L’idea del collettivo sassarese è quella di costruire una rete antifascista regionale per arginare i movimenti come Casapound: da qui l’invito a partecipare alla manifestazione programmata sabato a Sassari. Al corteo hanno preso parte comitati antifascisti cagliaritani, associazioni culturali e sociali e cittadini arrivati da tutta la Sardegna.

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