Sassari, nella collezione del “maniaco digitale” solo immagini di donne adulte

Un lavoro penoso che comincia a dare le prime indicazioni. Non ci sarebbe immagini di minorenni nei Dvd ‘rubati’ che i carabinieri hanno trovato durante la perquisizione nell’abitazione di P.P., il quarantaduenne di Sorso accusato di aver nascosto il suo telefonino nel bagno delle docenti dell’istituto magistrale Castelvì di Sassari. Con l’occhio della telecamera puntato verso i sanitari e un dispositivo a tempo che doveva avviare la registrazione delle immagini nelle ore in cui presumibilmente il bagno era più frequentato.

Ma, secondo quanto riporta La Nuova Sardegna l’esame dei Dvd non è affatto concluso. La quantità di materiale è enorme: si tratta di circa 700 dischetti che contengono immagini definite “scabrose” che almeno in parte sembrano proprio “rubate” con la stessa tecnica studiata per l’istituto magistrale. La squallida collezione si sarebbe arricchita ulteriormente se lo scorso 20 maggio una docente non si fosse incuriosita per quello strano “pacchetto” all’interno del cestino dei rifiuti. Il cellulare, uno smartphone, era avvolto in una rivista bucata proprio all’altezza dell’occhio della piccola telecamera e fissato con dello scotch.

Sembrava un ordigno. E infatti sono stati gli artificieri ad aprire il pacchetto e a scoprire il vero contenuto. Risalire al proprietario del telefonino è stato semplice perché era stato regolarmente acquistato e registrato. P.P. – operaio presso la Multiss, una ditta di manutenzioni che lavora complessivamente in 17 scuole – ha abbozzato un tentativo di difesa affermando che gli era stato rubato. Ma non ha avuto il tempo di liberarsi del materiale che custodiva nell’abitazione. Il suo ritrovamento ha fatto crollare in un istante il goffo alibi.

Gli accertamenti dei carabinieri hanno anche lo scopo di accertare se la “collezione” sia rimasta nella disponibilità esclusiva dell’uomo o se invece sia stata almeno in parte destinata al mercato pornografico. In tal caso la posizione dell’indagato si aggraverebbe ulteriormente.

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