Sardegna terra di ultracentenari. Alghero, auguri a nonnina di 108 anni

Sarà merito dell’aria salubre, del dna, di una vita serena e senza ansie, dell’insularità? Qualunque sia il motivo, l’Isola si conferma anche per quest’anno terra di centenari. Sono decine gli anziani che viaggiano oltre il secolo di vita e in questo inizio di 2016 abbiamo ben sei over 108: l’ultimo compleanno è quello di Giovanna Pistidda, arzilla signora di Alghero, nata il 23 gennaio del 1908.

Giovanna è in buona compagnia: ci sono i suoi coetanei Fulvio Luigi Coda, che vive a Sassari, e Giuseppe Ignazio Boi di Dolianova. E poi i supercentenari Valerio Piroddi, che da due mesi ha raggiunto i 110, e la decana dei vecchietti sardi Filomena Marongiu, nata a Villanova Monteleone ma residente a Cagliari, con le sue 111 primavere celebrate nell’ottobre scorso, e Giuseppina Projetto, 113, nata a La Maddalena ma residente in Toscana. Pare per ora inarrivabile il primato italiano della piemontese Emma Morano con i suoi 116 anni, ma ben tre sardi (Projetto, Piroddi, Marongiu), compaiono nella lista dei venti più vecchi d’Italia.
Il 2015 invece si è portato via altri sei supercentenari: Bonaria Manunza, Lucia Pes, Maddalena Orecchioni, scomparse a 108 anni e Bonaria Mulliri che di anni ne aveva 107. A giugno se n’è andata anche Consolata Melis, decana di una famiglia di Perdasdefogu che ha conquistato per quattro anni consecuivi anche il Guinnes dei Primati come la più longeva del mondo: ben 837 anni per i nove fratelli Melis, dalla più piccola, Mafalda, alla maggiore, Consolata. L’eredità passa ora alla secondogenita, Claudina, 102 anni.

Il primato di decano della Sardegna resta ancora nelle mani di Antonio Todde, nato nel 1889 e scomparso nel 2002 a Tiana alla soglia dei 113 anni: per diverso tempo è stato l’uomo più vecchio d’Italia, seguito da Giovanni Frau, di Orroli, morto a 112.

A cosa dobbiamo lo straordinario primato dei Sardi? Da una lettura di “Longevità e identità in Sardegna. L’identificazione della ‘Zona Blu’ dei centenari in Ogliastra” firmato pochi mesi fa dallo studioso sardo Gianni Pes e dal francese Michel Poulain dietro una vita lunga ci sarebbe un equilibrio di fattori diversi: regolare attività fisica, cibo sano e una buona dose di genetica, cose che accomunano i paesi della cosiddetta ‘Blue Zone’ dove le persone vivono più a lungo. E così medici, nutrizionisti e genetisti lavorano insieme per cercare la giusta combinazione per un’esistenza sana e longeva.

E c’è anche chi crede che il segreto stia nel buon vino: studi inglesi hanno dimostrato che grazie alla presenza di procianidine, un gruppo di polifenoli, il vitigno rosso del cannonau ha potenti proprietà antiossidanti ed è molto utile nel combattere tumori e malattie cardiovascolari. Eccolo dunque, l’elisir dei Sardi: sani, longevi e anche felici.

Foto di repertorio

Francesca Mulas

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