Sardegna, la grande fuga: nel 2014 7.200 emigrati

La Sardegna continua a spopolarsi. L’Isola perde residenti soprattutto nelle zone interne: 7.200 emigrati nel 2014. Aumenta il numero di abitanti solo nelle province di Cagliari (+1.098) e Olbia Tempio (+1.432). Mentre tutte le altre aree hanno fatto registrare dei saldi negativi: Sassari (-382), Oristano (-868), Nuoro (-567), Carbonia Iglesias (-694), Medio Campidano (-535), Ogliastra (-57). Sono alcuni dei numeri della ricerca Acli sul fenomeno dello spopolamento e dei flussi migratori.

Dallo studio emerge che la popolazione della Sardegna all’1 gennaio 2015 era pari a 1.663.286 abitanti, 815.035 uomini e 848.251 donne. Sul fronte dello spopolamento nel corso del 2014, sommando il saldo naturale (la differenza tra i morti e i nati) e il saldo migratorio (la differenza tra i residenti acquistati e quelli persi) si sono persi 573 abitanti. In fuga, secondo le stime dell’analisi dell’Acli, oltre settemila sardi: hanno deciso di lasciare l’isola per trasferirsi all’estero (Gran Bretagna e Germania su tutte) e in altre regioni italiane (Lombardia e Lazio in cima alla classifica).

L’emergenza demografica è compensata in parte dai cittadini stranieri che decidono di vivere in Sardegna: nel corso del 2014 sono stati 45.079 con un incremento di 2.920 persone rispetto al 2013. Considerando i dati Istat dal 2001 al 2013 – è stato evidenziato nello studio – si nota che il dato riguardante gli stranieri nell’Isola è cresciuto di oltre il 250% mentre nello stesso periodo il tasso di crescita dei cittadini sardi è stato soltanto dell’1 per cento. “I giovani partono perché vogliono essere valorizzati e sono pronti per la mobilità internazionale – spiega il presidente delle Acli provinciali di Cagliari, Mauro Carta – mentre la Sardegna assiste per lo più indifferente all’allontanamento progressivo delle sue energie migliori”. Altri studi hanno messo in luce che molti centri sono destinati alla scomparsa. Con tanto di data di scadenza.

“I piccoli paesi – sottolinea Carta – assistono passivamente a questo fenomeno, per questo motivo nelle prossime settimane sarà presentato un progetto sperimentale delle Acli, ‘l’Osservatorio permanente dello spopolamento e dei flussi migratori’, che coinvolgerà tanti piccoli comuni sardi. Si partirà dallo studio e dall’analisi di ciascuna comunità e, in collaborazione con gli attori locali, saranno proposti nuovi strumenti e programmi per contrastare il fenomeno”. (Ansa)

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