Sanatorie, abusi e piani di risanamento: i dirigenti del Comune di Olbia sentiti dal Pm per l’inchiesta sull’alluvione

Prosegue l’inchiesta della Procura di Tempio Pausania sulle morti causate dall’alluvione del 18 novembre in Sardegna. Oggi l’ex assessore all’Urbanistica del Comune di Olbia, Marzio Altana, e il dirigente del settore Pianificazione e gestione del territorio, Costantino Azzena, sono stati sentiti dal pm Riccardo Rossi, come persone informate sui fatti, negli uffici della Capitaneria di Porto. Azzena, arrivato al Comune di Olbia da un anno e mezzo proveniente dal settore ambiente della Provincia di Olbia-Tempio, ha illustrato al magistrato lo sviluppo della città, i diciassette piani di risanamento e le procedure che consentono di “sanare” gli abusi edilizi già realizzati. Il tecnico avrebbe illustrato al magistrato anche i tre condoni edilizi (1984, 1995 e 2004), le oltre 1.400 pratiche di sanatoria, inevase, che “giacevano” negli uffici dell’ amministrazione, sino a quando, nel 2011, venne creata una task force, col compito di occuparsi dei condoni edilizi inevasi.

Azzena avrebbe poi analizzato il Piano di assetto idrogeologico (Pai) del 2006 e il piano stralcio delle fasce fluviali del 2011. “Ora – spiega all’ANSA il pm Rossi – stiamo censendo le abitazioni costruite nelle vicinanze degli argini dei canali. Da qui, partendo dai vincoli restrittivi previsti dalle varie normative, vogliamo comprendere se il condono sia stato frutto di attività illecita e se è stato consesso quindi in una situazione di incondonabilità”. L’attenzione degli inquirenti si è poi concentrata sull’ assenza all’interno del Pai di un canale, il Gadduresu, quello che attraversa la località di Santa Mariedda, uno dei diciassette piani di risanamento, che nell’ultimo decennio ha registrato un forte sviluppo. L’ex assessore Altana, attualmente consigliere di minoranza, avrebbe invece illustrato al magistrato alcuni piani di risanamento portati avanti quando ricopriva l’incarico di assessore, come quello di Pittulongu e di Sa Minda Noa. Da domani verranno sentiti anche i testimoni diretti dell’ alluvione. Il magistrato ha infatti assegnato la delega alla polizia municipale per raccogliere le testimonianze di soccorritori e della popolazione con la conseguente acquisizione di immagini amatoriali che potrebbero tornare utili nella ricostruzione di quanto accaduto.

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