Sabato a Cagliari la manifestazione contro fascismo e razzismo

Chiudere i movimenti dichiaratamente neofascisti, contrastare la tratta delle migranti adulte e bambine e lo sfruttamento dei lavoratori, smettere di armare e finanziare regimi dittatoriali e milizie paramilitari, aprire canali legali per l’immigrazione per motivi d’asilo, protezione, ricongiungimento familiare, studio e lavoro, velocizzare i tempi per i permessi di soggiorno: sono queste le principali richieste con cui il movimento antifascista cagliaritano invita tutti i cittadini a scendere in piazza sabato 24 febbraio.

L’appuntamento, organizzato dalla Biblioteca autogestita Zarmu, è per le 15 in piazza Matteotti a Cagliari. L’iniziativa arriva nel capoluogo dopo altre manifestazioni antifasciste e antirazziste che nei giorni scorsi si sono svolte in altre città italiane. A partire da Macerata, dove lo scorso 11 febbraio Luca Traini, già candidato con la Lega nord, considerato vicino ai movimenti di estrema destra Forza Nuova e Casa Pound, ha aperto il fuoco contro alcuni stranieri: Mahamadou Toure, Jennifer Otioto, Gideon Azeke, Wilson Kofi. Festus Omagbon, Omar Fadera sono stati feriti gravemente. L’episodio è accaduto pochi giorni dopo l’omicidio di una giovane per il quale sono stati arrestati tre nigeriani, fatto che la Lega e altri movimenti neofascisti avevano strumentalizzato come propaganda razzista.

“Una propaganda che niente c’entra con la lotta alla violenza contro le donne, ma che anzi è intrisa del più bieco sessimo – scrivono gli organizzatori della manifestazione cagliaritana. – Ancora una strage fascista, l’ultima di una serie lunghissima che ha insanguinato l’Italia dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi. Dopo treni, stazioni, banche e piazze, da qualche anno il terrorismo fascista sceglie le sue vittime per strada, in base al colore della pelle: il 13 dicembre del 2011 a Firenze, sempre un militante dell’organizzazione fascista Casa Pound, tale Gianluca Casseri, ha assassinato a sangue freddo Mor Diop e Samb Modou e ferito gravemente Moustapha Dieng, Sougou Mor e Mbenghe Cheike, tutti venditori ambulanti senegalesi. Anche lui non conosceva le sue vittime, le ha scelte a caso, per puro odio razziale. Se il terrorismo fascio-leghista fa orrore, che dire della propaganda dei media che ogni giorno alimentano l’odio e la paura, agitando lo spettro di una inesistente ‘invasione’? Che dire della strategia stragista delle istituzioni, che ostacolano i soccorsi (come quelli prestati dalle ONG nel Mediterraneo), finanziano milizie (come quelle libiche), dittatori (come il turco Erdogan) e missioni militari (come quella italiana in Niger) affinché le migranti e i migranti possano essere imprigionati, ricattati, torturati, stuprati, derubati, venduti, assassinati, possano morire in mare o nel deserto, tutto purché non raggiungano i confini della fortezza Europa? Di questo orrore sono complici tutte le principali forze politiche sedicenti ‘democratiche’, coinvolte in una squallida e feroce campagna elettorale tutta giocata sulla pelle degli immigrati e delle donne. Di questo orrore sono complici, però, anche i tanti e le tante che si ritengono persone ‘perbene’ e che coprono questi delitti con il loro silenzio assordante. La cosa peggiore non è la ‘cattiveria’ delle persone malvagie ma il silenzio delle persone ‘perbene’. Noi non possiamo, e soprattutto non dobbiamo, rimanere in silenzio. La mano degli assassini è armata da tutti quelli che ogni giorno buttano fango sugli immigrati. Invitiamo tutti e tutte coloro che rifiutano il fascismo e il razzismo e che lo vogliono combattere, in Italia e ovunque nel mondo, a solidarizzare e a manifestare con noi sabato a Cagliari”.

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