Aveva fatto il giro del web la foto del forestale stremato dalla stanchezza, immagine simbolo della Sardegna messa in ginocchio dai piromani: era agosto, bruciavano Nurallao, Isili e Laconi. Così per tre giorni, dal 7 al 10. Ora si conoscono i responsabili di quelle fiamme. E sarebbero addirittura quattro le persone indagate.
E’ stato un lavoro certosino, quello di Marco Cocco, il sostituito procuratore che a Cagliari sta coordinando l’indagine, come scrive L’Unione Sarda oggi in edicola. Da agosto sono stati tanti i testimoni sentiti anche dai forestali del Nucleo investigativo. Così, tassello dopo tassello, ecco il quadro che si è ricomposto.
Ovviamente, sono ancora molto frammentarie le indiscrezioni, ma le indagini sembrano vicine a una svolta: di certo il disegno criminoso di quel 7 agosto è cominciato piazzando una bomba incendiaria in una cunetta della statale 128, tra Isili e Nurallao. Da lì tre giorni di vento e fiamme. Con un particolare: gli investigatori avrebbe anche ben chiaro chi, tra i quattro probabili indagati, sia stato quello che innescato la miccia.