L’ha adulata con messaggi amorosi, evidenziando la sua bellezza e femminilità, poi l’ha convinta ad avere un rapporto sessuale con lui in cambio di una cospicua somma di denaro, infine si è trasformato in aguzzino ricattandola, minacciandola di raccontare tutto ai suoi familiari, e obbligandola ad avere altri rapporti sessuali con lui in cambio di altro denaro di cui ha poi preteso la restituzione. Un ricatto a luci rosse quello scoperto oggi dagli agenti del Commissariato di Quartu che si è concluso con l’arresto dell’amante-aguzzino. In manette per estorsione è finito Gianfranco Piras, 68 anni. Le indagini sono partite ieri quando la vittima, una 38enne, si è presentata in Commissariato a Quartu Sant’Elena per denunciare quanto le stava accadendo. Ai poliziotti ha raccontato di essere stata contattata da Piras su Instagram.
Il 68enne l’avrebbe ammaliata con parole dolci e complimenti, poi le avrebbe proposto esplicite esperienze sessuali, offrendole anche denaro. Inizialmente la donna ha rifiutato le avances, poi è caduta nella rete. Un solo fugace incontro, un solo rapporto mercenario. La 38enne era sicura che tutto sarebbe finito, ma Piras dopo poco tempo è tornato a farsi sentire, non più sussurrando parole dolci, ma ricattandola. L’avrebbe minacciata di diffondere in giro, ai familiari e al compagno che fosse una prostituta, pretendendo altri incontri sessuali in cambio di denaro. La vittima, terrorizzata, ha accettato sperando prima o poi che l’interesse del 68enne finisse. Ma non è andata così.
“L’uomo ha continuato nel tempo a mantenere il legame di condizionamento nei confronti della donna – sottolineano dalla Questura – minacciando di diffamarla sui social, vantando di avere conoscenze in Tribunale, di farle portare via i figli e di farla arrestare, invitandola inoltre al suicidio in quanto un peso per la società”. Inoltre ha preteso la restituzione di tutto il denaro offerto in cambio del proprio silenzio. Alla fine ieri la 38enne ha deciso di raccontare tutto al compagno e si è presentata in Commissariato. Insieme ai poliziotti hanno teso una trappola al 68enne proponendogli un incontro, davanti alla chiesa di Sant’Agata a Quartu, per la restituzione dei soldi, ma all’appuntamento si sono presentati i poliziotti che lo hanno arrestato.