Quirra, processo in corso a Lanusei: parla il perito che dà la colpa al vento

È iniziata questa, mattina nell’aula per le udienze preliminari del Tribunale di Lanusei, l’illustrazione della superperizia che ha escluso un disastro ambientale nel poligono di Quirra, ascrivendo al vento la presenza di uranio e torio. Così ha stabilito Mario Mariano, il professore milanese nominato come tecnico per valutare se intorno alla zona militare ci fossero sostanze pericolose, tra le quali anche il cadmio. Il perito sta parlando davanti al gup Nicola Clivio. Presente in aula anche il procuratore Domenico Fiordalisi che due anni fa ha dato avvio all’inchiesta che ha portato a ipotizzare responsabilità per 20 indagati per i quali non si esclude che arrivi oggi stesso l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio.

Fiordalisi, trasferito nel frattempo dalla Procura di Lanusei a Tempio Pausania, ha inizialmente proposto che questa mattina venisse saltata l’illustrazione della perizia che le numerose parti civili, presenti in aula, avevano acquisito già dal 4 giugno, quando Mariani aveva depositato gli atti. Ma il giudice ha deciso diversamente e così l’illustrazione andrà avanti per tutta la mattinata. La Perizia aveva stabilito che nell’area militare di Perdasdefogu non si era in presenza di alcuno disastro ambientale, né di un danno permanente al territorio.

Dopo l’illustrazione di Mariani, sulla perizia si darà luogo alle domande delle parti. Il gup dovrà quindi decidere se rinviare a giudizio i venti indagatifra cui vi sono anche alti gradi militari e amministratori locali – o optare per il non luogo a procedere. È possibile, comunque, che ci sia bisogno di un’altra udienza prima di arrivare alla decisione finale.

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