A Quartu un ‘altro’ 25 aprile: neofascisti in piazza per la cerimonia della RSI

Il 25 aprile, mentre in tutte le città d’Italia si celebravano la Resistenza e la Liberazione, il comune di Quartu Sant’Elena ha ospitato una cerimonia organizzata da alcuni nostalgici del Ventennio: i neofascisti si sono riuniti nel comune quartese per il terzo anno consecutivo con l’intento di onorare i caduti della Repubblica di Salò. Poche decine di persone, accompagnate da bandiere con il tricolore, si sono ritrovate alle 18 in Sant’Elena davanti al monumento dei Caduti, scortate da un ingente numero di forze dell’ordine.

Il pomeriggio neofascista ha visto alcuni momenti di tensione, quando un gruppo di antagonisti ha cercato di avvicinarsi al luogo della commemorazione portando in corteo uno striscione e urlando slogan antifascisti. Tra di loro  è stato poi fermato e denunciato un giovane che avrebbe lanciato una bottiglietta d’acqua contro gli agenti.

Il Coordinamento Antifascista Cagliaritano, che ha organizzato la contro-manifestazione per rispondere alla celebrazione neofascista, conferma che un giovane è stato fermato dalle forze dell’ordine: “Arrivati a Quartu, ci siamo diretti verso il luogo in cui per l’ennesima volta era stata autorizzata la becera commemorazione degli aguzzini della Repubblica Sociale Italiana. Subito si è palesato l’imponente schieramento di polizia, carabinieri e guarda di finanza in assetto antisommossa. Dopo aver cercato diverse strade per arrivare in piazza Sant’Elena siamo riusciti a trovare uno spiraglio in via Zara. Le forze dell’ordine, prese alla sprovvista che si sono viste in difficoltà anche dopo un breve lancio di uova verso piazza sant’Elena, hanno deciso in quel momento di far partire una carica in quella strada strettissima. La carica fortunatamente a parte qualche contuso non ha minato l’animo dei manifestanti che hanno continuato il corteo aggirando il presidio fascista in tondo fino a tornare al punto di partenza ovvero il comune. Non contenti della carica gli agenti hanno ben pensato di pedinare i manifestanti per poi fermarne due quando erano da soli. Uno addirittura ammanettato a terra e portato al commissariato in via Firenze. Dopo un picchetto di fronte al commissariato per aspettare il compagno fermato il corteo si è sciolto definitivamente”.

Nessun ferito e nessuno scontro grave dunque, resta l’amarezza per una commemorazione pubblica e autorizzata che con il 25 aprile ha ben poco a che fare: “Ci chiediamo innanzitutto perché il comune di Quartu abbia autorizzato questa vergognosa commemorazione proprio il 25 aprile, nel giorno in cui ricorre la settantesima festa di liberazione dal nazi-fascismo – sottolineano i portavoce del Coordinamento Antifascista Cagliaritano – Ci chiediamo quanto spendano le istituzioni, per schierare decine di blindati e militarizzare il centro cittadino, per permettere a 20 nostalgici di commemorare i repubblichini. Ci chiediamo chi abbia autorizzato la carica in quella strada strettissima, contando che i manifestanti non sarebbero mai entrati in contatto con il presidio fascista. Constatiamo con enorme felicità che i fascisti del nostro territorio che organizzano certe vergognose manifestazioni sono sempre di meno. Sono finiti i tempi in cui il 25 aprile si marciava a Cagliari da piazza Garibaldi a piazza Gramsci con celtiche, fasci littori e braccia tese. Sono finiti gli eventi e la pubblicizzazione di questi in città. Ormai questi personaggi sono costretti a nascondersi, a muoversi in gruppetti e fare il passaparola per paura di non essere contestati”.

(in foto, un momento di una manifestazione neofascista a Quartu Sant’Elena)

Francesca Mulas

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