La Procura di Tempio sequestra gli animali del Circo Martin per maltrattamenti

La Procura della Repubblica di Tempio Pausania (Olbia) ha disposto il sequestro di tutti gli animali del Circo Martin, i cui titolari sono stati iscritti nel registro degli indagati per il reato di maltrattamento animale. Lo riferisce, in una nota, la Lega anti vivisezione (Lav), a cui la Procura ha affidato gli animali sequestrati. Il Tribunale del Riesame ha confermato un provvedimento del Gip che in agosto aveva disposto il sequestro di sedici esemplari, estendendolo al resto degli animali del circo. L’associazione animalista aveva sporto denuncia per maltrattamenti poche settimane prima. “Siamo molto soddisfatti della decisione della Magistratura -dichiara la Lav- stiamo già lavorando per trasferire gli animali in strutture già individuate, idonee a garantire loro una vita dignitosa” aggiunge l’associazione animalista.

Il titolare del Circo Martin, fa sapere la Lav, Eusanio Martino, nonché consigliere direttivo dell’Ente Nazionale Circhi, deteneva diversi animali di specie esotiche, “in condizioni di detenzione di forte criticità per il rispetto dell’etologia degli animali coinvolti“. “Ci domandiamo – continua l’associazione – come sia possibile che il circo sia stato certificato appena un anno e mezzo fa da Raffaella Cocco, veterinaria dell’Università di Sassari, in regola rispetto al benessere degli animali, e come nessuna Asl abbia mai rilevato alcun problema agli animali, nei controlli effettuati in occasione del rilascio dei permessi per l’attendamento”. “I nostri sforzi si sono concentrati anche ad impedire che gli animali fossero affidati ai medesimi autori del reato: un paradosso inaccettabile, che rischia di ostacolare le forze di Polizia nell’applicazione della normativa vigente, penalizzando gli animali e la giustizia – conclude la Lav – In Italia la carenza di centri di recupero specializzati in animali selvatici è un gap da superare per mezzo di una concreta politica di sostegno e di un’adeguata prevenzione che passa, in primo luogo, attraverso l’attesa legge per la riconversione dei circhi in spettacoli senza animali”.

 

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